“Rinascita-Scott”, Anm Catanzaro: “Da Camere penali osservazioni pesanti. Esprimiamo fermo disappunto”

Giustizia500La Giunta sezionale dell'Anm (Associazione nazionale magistrati) di Catanzaro, in un documento, esprime "profondo rammarico e fermo disappunto per il tenore del comunicato della Camera Penale di Catanzaro e di quella di Vibo Valentia a cui ha fatto seguito oggi altro comunicato".

"Preme innanzitutto ricordare, come gia' a conoscenza dell'avvocatura - scrivono i magistrati - che l'individuazione dell'aula di Roma per la celebrazione del processo Rinascitta Scott, e' stata effettuata dal Ministero della Giustizia attesa l'indisponibilita' di aule idonee nel distretto evidenziata dal Presidente della Corte di Appello di Catanzaro. L'allestimento poi di un'aula bunker a Lamezia Terme (anche in proposito risulta che il Presidente del Consiglio dell'Ordine di Catanzaro abbia partecipato a diverse riunioni della conferenza permanente unitamente al Ministero), lungi dal tradire 'consapevolezze' e 'certezze' paventate nel comunicato, risponde alla necessita' di munire il distretto di un'aula idonea alla celebrazione 'dignitosa' di processi di mafia. Spiace dunque che le Camere Penali lungi dall'accogliere con favore la notizia della realizzazione di una nuova aula bunker, le attribuiscano significati del tutto trasversali.

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"Le pesanti osservazioni quanto alle modalita' di celebrazione del processo Rinascita Scott (evidente la disparita' numerica dei rappresentanti della pubblica accusa rispetto alla mole dei difensori), i toni ed i termini scelti ('regime', 'rito sommario'), i numeri asetticamente indicati, le previsioni quanto all'esito del giudizio, oltre a travalicare i confini di una legittima critica, paiono del tutto pesanti ed inopportuni in corso di svolgimento dell'udienza preliminare, e inammissibili nella misura in cui insinuano dubbi quanto alla terzieta' del Gup. L'attuale emergenza epidemilogica da Covid 19 e le ovvie difficolta' connesse alla celebrazione delle udienze sono state sinora affrontate sinergicamente con il consiglio dell'ordine degli avvocati; il comunicato, per toni e contenuti, oltre ad intaccare il sereno dialogo tra le parti, strumentalizza le difficolta' derivanti da spazi e dotazioni per porre in discussione la regolare ed imparziale gestione delle udienze, affermando pesantemente una 'egemonia dell'accusa nel processo e la sua maggiore prossimita' al Giudice'".

"Colpisce, infine - prosegue la nota dell'Anm catanzarese - che in relazione ad uno specifico processo venga sollevata una questione di 'diffusa delegittimazione della funzione difensiva, frutto della abusata assimilazione tra l'avvocato e le ragioni del proprio assistito'. Se l'affermazione come pare di intuire, e' collegata all'oggetto del procedimento, appare vieppiu' da censurare al fine di garantire il sereno svolgimento del processo da parte dell'organo giudicante. In disparte l'assoluta genericita' delle affermazioni, che finiscono per suonare come mere insinuazioni, preme ricordare come il processo deve essere celebrato nelle sedi competenti e di come l'andamento del singolo giudizio, laddove non gradito e condiviso, non puo' diventare motivo per gridare ad una diffusa delegittimazione delle difese, tale da necessitare di un intervento e di una presenza forte dell'Unione Camere Penali". "La Giunta dell'Anm di Catanzaro - conclude il documento - prende atto dell'intervento odierno delle Camere penali, peraltro, sollecitato dalla dichiarazioni rilasciate dal procuratore Giovanni Bombardieri, ma nonostante oggi apprezzi la precisazione che il comunicato non intendeva 'rappresentare un ingiustificato attacco al lavoro della magistratura Catanzarese', intende comunque fermamente manifestare il proprio dissenso per il primo comunicato che finisce quello si, per delegittimare agli occhi del comune cittadino l'operato della intera magistratura del distretto".