Anche Belcastro ‘entra’ nel Cammino Basiliano. Torchia: “Una opportunità di sviluppo economico e sociale che non potevamo perdere”

Anche Belcastro tra le tappe degli oltre mille chilometri di bellezza, arte, cultura e natura incontaminata da percorrere a piedi - con 28 varianti - che attraversano borghi, frazioni e piccoli comuni, che raccontano la storia antica della Calabria, in quello che è stato ribattezzato il Cammino Basiliano. Un progetto importante che continua a crescere permettendo di scoprire i mille volti di una terra che merita di essere girata e conosciuta in lungo e in largo. Una opportunità che lo splendido Borgo di Belcastro, con il suo patrimonio storico-culturale e artistico non poteva perdere. Per questo il candidato sindaco della lista n.2 "Per Belcastro", Antonio Torchia, si è fatto promotore di un incontro con il presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, che ha sostenuto da subito il progetto presentato dall'omonima associazione, il cui presidente è l'etnobotanico Carmine Lupia.

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"Una iniziativa di questo genere, che lungo un percorso che conduce il visitatore dritto al cuore della Calabria, rappresenta una opportunità da non perdere per sviluppare un turismo che si nutre di suggestioni e di bellezza di cui anche il nostro meraviglioso borgo è ricco – ha detto Antonio Torchia -. Ho contattato il presidente Tallini che con grande disponibilità ha ascoltato le nostre perplessità per una esclusione che non aveva ragione di esistere, vista l'esistenza a Belcastro di peculiarità e caratteristiche, tra cui la presenza di bed&breakfast e l'avvio del percorso per la realizzazione dell'albergo diffuso, coerenti alle necessità del Cammino Basiliano. Il presidente Tallini si è prodigato ad attivare celermente gli uffici, a farci incontrare il responsabile del progetto, il dottor Lupia, e quindi ad inserire Belcastro tra le tappe di un percorso che darà grandi opportunità di sviluppo, promuovendo la conoscenza della cultura, arte, ambiente, tradizione ed enogastronomia che ci appartengono e quindi, ci consentirà di attuare pratiche di rigenerazione urbana e sociale".
"Basti pensare quello che è significato per la Spagna il Cammino di Santiago de Compostela, una delle vie di peregrinazione più importanti della storia – conclude Torchia - tanto che la città è considerata la terza città santa per la cristianità dopo Gerusalemme (da cui tutto partì) e Roma. Negli ultimi anni si è stimato a Santiago ogni anno arrivino che 200.000 pellegrini. E' arrivato il momento di pensare al futuro anche alzando l'asticella della programmazione e delle aspettative. Dimostriamo di avere a cuore Belcastro e il futuro delle nuove generazioni anche senza rinunciare a sognare".