Catanzaro, Scarpino (CSPS “Don Francesco Caporale”): “Immobilismo dell’Anas sul potenziamento della sala operativa”

"Un antico detto popolare recita che "ogni promessa e debito". Questo vale per molti, ma non per tutti, e sicuramente non per l'Anas. E' da mesi chiediamo all'Ente nazionale per le strade un potenziamento della Sala Operativa di Catanzaro sollecitando l'implementazione a 24 ore, tenendo conto dei mille e ottocento chilometri di strade statali e all'elevato numero di eventi gestiti dalla Sala operativa di Catanzaro. Così come è da mesi che continuano ad arrivare tantissime segnalazioni da parte di utenti, stizziti per numerosi disservizi nelle ore notturne, proprio quando Catanzaro non è operativa". E' quanto scrive in una nota Fulvio Scarpino, componente del direttivo del centro studi "Don Francesco Caporale" in merito alla "situazione in cui versa la sala operativa dell'Anas di Catanzaro, una problematica aperta su cui il centro studi ha concentrato da tempo la massima attenzione".

--banner--

"I vertici regionali dell'Anas avevano preso impegni precisi in merito ad un potenziamento di organico, ma la dirigenza subentrata qualche mese fa ha preferito rimanere immobile di fronte alle pressanti richiesti dei rappresentanti sindacali, preoccupati da queste molteplici criticità – afferma Scarpino -. Ricordiamo in maniera chiara e precise le promesse di attivazione di una manifestazione di interesse per aumentare l'organico e attivare le 24 ore di attività nel periodo invernale. Insomma, Catanzaro e la Calabria sono stanche di questo valzer di promesse mai mantenute, stanche specialmente di essere considerate insieme ai suoi utenti da serie B. Davanti a questa drammatica situazione di disinteresse per le esigenze di una regione che richiama allarmata alla sicurezza delle strade e quindi la propria incolumità, richiediamo immediatamente l'attenzione dei neo eletti consiglieri regionali ed invitiamo tutte le associazioni che si occupano di problematiche sociali e culturali nel nostro territorio a mobilitarsi per sostenere questa battaglia di civiltà. Un appello che estendiamo ai consiglieri comunali di Catanzaro: occupiamo gli spazi dei giornali ma scendendo in piazza protestando per la sede dell'Anas di Catanzaro".