A Catanzaro il convegno "Corresponsabilità educativa crisi del ruolo genitoriale e della scuola. Quali azioni per la prevenzione al disagio in ambito giovanile e l'edificazione della comunità educante?"

L'associazione "Universo Minori" e l'Istituto Comprensivo Catanzaro Nord Est Manzoni hanno organizzato un convegno dal titolo: "Corresponsabilità educativa crisi del ruolo genitoriale e della scuola. Quali azioni per la prevenzione al disagio in ambito giovanile e l'edificazione della comunità educante?" Presenti la dirigente scolastica Flora Alba Mottola, la presidente del sodalizio "Universo Minori" dottoressa Rita Tulelli, la presidente del Tribunale per i Minorenni di Catanzaro dottoressa Teresa Chiodo, la neuropsichiatra infantile dottoressa Giuseppina Russo, la direttrice Istituto Universitario Don Giorgio Pratesi, Rosa Fiore. Uditori del convegno i genitori e gli insegnanti. Durante il convegno si è analizzato che un dato evidente delle analisi sociologiche contemporanee è che non funzionano più gli schemi delle comunità di una volta, fondate sulla famiglia.

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Occorrono modelli familiari nuovi, e che siano capaci di rispondere alle sfide ed esigenze della società moderna.

I genitori e la stessa scuola devono tornare ad educare: e il metodo più ovvio, e anche più efficace, è quello dell'esempio.

Un buon padre e una buona madre, e anche buoni insegnanti, devono saper guidare i figli e allievi divenendo modelli di buon comportamento, piuttosto che portatori di parole. E le parole divengono credibili solo se sono accompagnate dalla coerenza del comportamento.

Alla conclusione del convegno si è ribadito che è bene chiarire e dichiarare, dopo decenni di equivoci, che i bambini e ragazzi non sono adulti, e non dispongono della maturità necessaria per ben vivere. Proprio per questo, richiedono di essere guidati con amorevolezza e con autorevolezza, e quindi di avere dei prototipi da imitare.

Genitori e insegnanti non sono adolescenti in ritardo, o uomini e donne affetti da giovanilismo, ma devono conquistare una loro maturità, e saperla trasmettere alle nove generazioni.