L’amministrazione comunale di Girifalco dice “no” all’arrivo di nuovi migranti al Cas

Con una lettera indirizzata al Prefetto e all'Anci Calabria il Comune di Girifalco ha espresso la propria contrarietà relativamente a quanto comunicato dal rappresentante del governo con nota acquisita a prot. n. 5446 del 18.06.2019 a firma del Viceprefetto Aggiunto Dott.ssa Guerrieri.
La missiva, avente ad oggetto il "Trasferimento ospiti presenti in struttura" , in sostanza ha come finalità quella di comunicare l'arrivo di nuovi ospiti presso il Cas sito nel territorio di Girifalco. Dal canto suo il Comune di Girifalco disconosce l'esistenza di strutture di accoglienza gestite da soggetti privati, posto che esso è, già, sede Sprar con il centro d'accoglienza "L'Approdo" gestito dalla Fondazione Città Solidale.
L'amministrazione comunale – si legge in una nota dell'ente - non intende sostenere o appoggiare iniziative di privati tali da alterare gli equilibri della comunità.
Tenuto conto, peraltro, che gli accordi del programma stipulato con il Ministero dell'Intero, direttiva 11-10-2016, prevedono l'impegno del Dicastero di non ubicare nei comuni già sede Sprar altre strutture dedite all'accoglienza.
La reticenza e la ferma contrarietà – fa sapere il Comune di Girifalco - rispetto all'ipotesi paventata nella missiva della Prefettura verte sulla base delle difficoltà di impatto sociale registrate in occasione dell'attivazione del servizio SPRAR, oggi visibilmente "archiviate" ma che, con iniziative come quella in oggetto rischierebbero di provocare nuovamente problemi di allarme tra i cittadini e disordini anche di carattere di ordine pubblico.

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Proprio per questo motivo, dopo aver promosso una riunione urgente con tutti i consiglieri (per la minoranza presente solo il capogruppo dei Cittadini Liberi e Attivi, Luigi Antonio Stranieri – gli altri hanno comunicato la loro assenza), il sindaco ha scritto al Prefetto, dott.ssa Francesca Ferrandino, e al presidente dell'Anci Calabria Gianluca Callipo al fine di avere ulteriori chiarimenti relativamente a quanto contenuto nella nota manifestando, al contempo, contrarietà – ribadisce l'amministrazione comunale in una nota stampa - rispetto all'ipotesi di allargare le maglie dell'accoglienza in un territorio che ha, con gli ospiti de L'Approdo, trovato un perfetto equilibrio la cui messa a rischio potrebbe costituire un problema dal punto di vista sociale e in materia di ordine pubblico.
Il Comune non esclude di attivare anche interventi di tipo giurisdizionale al fine di scongiurare operazioni non in linea con l'armonia della comunità che ha, tuttavia, da sempre dimostrato grande senso di accoglienza ed integrazione.
Entro fine settimana il presidente del Consiglio Comunale convocherà una seduta del civico consesso straordinario e urgente affinché l'assise si pronunci sulla problematica.