Reggina, la promessa del bomber Di Carmine: risposta entro venerdì

Screenshot 2021-08-04-21-33-59-72Aglietti stravede per Di Carmine. Di Carmine stravede per Aglietti. La stima reciproca tra l'allenatore della Reggina ed il centravanti messo sul mercato dal Verona, è il cardine di una trattativa che sta per conoscere la parola fine. Lieto fine, si auspica. Il 32enne fiorentino ha promesso di rispondere entro venerdì alla corte spietata portata avanti dal ds Massimo Taibi, come fosse Dante con Beatrice.

--banner--

C'è lo sforzo economico del massimo dirigente Luca Gallo, che vuole confermare con i fatti la ferma intenzione di vincere. Ricchissimo triennale, a cifre annue vicine a quelle elargite dal Monza per Mario Balotelli nella passata stagione. E li vale tutti. Di Carmine può tranquillamente recitare la parte di Lewis Hamilton nella classifica cannonieri in Serie B.

Anche perché la "vettura" presenta già un valido telaio.

Il rapporto tra Aglietti ed il bomber sboccia proprio a Verona, allorquando Di Carmine ha trascinato gli scaligeri nei playoff vinti nel 2019 grazie ai suoi gol. Ma si erano conosciuti tre anni prima, alla Virtus Entella. Se esiste una persona al mondo capace di spiegargli cosa significa, per un attaccante, entrare nel cuore dei tifosi amaranto, è proprio il suo corregionale.

Ne sono passati in riva allo Stretto di fuoriclasse, specialmente in Serie A. Ma pur essendosi stropicciati gli occhi di fronte a Bonazzoli o Amoruso, i reggini non hanno mai dimenticato lo spilungone che li aveva trascinati in C ed in B con 38 gol in due stagioni. Di Carmine può inserirsi in questo solco. Scrivere una nuova pagina di storia. Diventare per i tifosi della Reggina ciò che rappresenta Gabriel Omar Batistuta per lui, ossia un idolo assoluto. Aglietti può e deve sfidarlo a superare quelle 38 marcature in un biennio.

Se dalla Serie A non si farà vivo nessuno (la Salernitana ha appena preso Bonazzoli dalla Sampdoria), è plausibile che Di Carmine, con familiari al seguito, siano tentati di farsi accogliere da una città che ha saputo coccolare giocatori diventati poi campioni del mondo o d'Europa. Quella categoria conquistata con fatica all'età di 30 anni, può essere ripresa sempre sul campo con maggior brio. Da protagonista. Da fulcro di una squadra. Da idolo.