Denis cambia la musica a Pescara: la Reggina si aggiudica lo scontro salvezza, 0-2

20190827 121402di Paolo Ficara - Due gol alla paura. La Reggina ha la meglio nello scontro salvezza con il Pescara, uscendo stavolta alla distanza ed azzeccando i cambi nella ripresa. German Denis trova al 73' la seconda marcatura in campionato, concludendo un'azione da lui stesso avviata. Ci pensa Adriano Montalto a raccogliere un altro cross da destra al 79', per sigillare i tre punti all'Adriatico che consentono di lasciare la zona playout.

LE SCELTE – La formazione della Reggina è priva di reduci dal campionato stravinto in Serie B. Bianchi, Liotti e Loaicono si accomodano in panchina. Confermata la coppia di centrali Cionek-Stavropoulos con Lakicevic e Di Chiara terzini. Crimi e Crisetig in mediana. Dalla cintola in su si rivedono gli stessi uomini utilizzati contro la Salernitana: Baroni si tiene per il secondo tempo la freccia Okwonkwo o eventualmente la potenza fisica di Petrelli. Un impaurito Breda presenta un 4-3-2-1 infarcito di randellatori a centrocampo.

MEDIOCRITÀ – Primo tempo oggettivamente inguardabile tra due squadre che dimostrano di meritare la bassa classifica, a livello mentale se non tecnico. Prevedibile lo schema dei padroni di casa: solo lanci lunghi per l'unica punta Odgaard, tenuto facilmente a bada. La Reggina sviluppa tantissimo sulle fasce, ma dopo i primi interventi sugli stinchi (già due ammoniti nel Pescara dopo 10 minuti) si intimidisce. Peccato soprattutto per un bel cross basso di Edera sul primo palo, sul quale Montalto non arriva in tempo ad inizio match.

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IL GUIZZO DI BARONI – Al 62' Baroni legge la partita. Bianchi al posto di Crimi, richiamato anche un Edera troppo fumoso per Denis: si passa al 4-4-2 con Folorunsho largo a destra. È la mossa resa vincente soprattutto da un Tanque indemoniato. Folorunsho inizia una serie di giocate intelligenti, tenendo a distanza Nzita (anziché cercarlo ripetutamente in 1vs1) per servire le sovrapposizioni: Denis spreca strozzando troppo su cross basso di Lakicevic, ma si rifarà a distanza di pochi minuti.

TANQUE E TAGLIAGOLE – Siamo al 73' quando Denis va a farsi dare una rimessa laterale a sinistra, vedendo Folorunsho libero dal lato opposto e servendolo con i giri giusti: Lakicevic accompagna e riceve, stavolta sull'invito basso El Tanque va a chiudere in mezzo alle gambe di Fiorillo per il vantaggio amaranto che fa esplodere la panchina. Al 79' altra folorunshata per Bianchi, che sempre da destra la alza sul primo palo: Montalto anticipa tutti con una zampata mancina, esultando col gesto del tagliagole per lo 0-2 definitivo.

RESPIRIAMO – L'exploit dell'Ascoli a Lecce ha aggiunto tensione soprattutto alla Reggina, opposta ad un Pescara che appare ormai con l'encefalogramma piatto a prescindere dagli avversari e dai risultati altrui. Irriconoscibili gli amaranto nella prima frazione, ma la maggior sorpresa della giornata è costituita dal redivivo 39enne German Denis autentico mattatore. È stato l'argentino ad imprimere il cambio di passo, entrando in campo con quella rabbia agonistica mancata sia nella prima frazione che per larghi tratti di torneo al resto della squadra. Baroni lo ha preferito ad Okwonkwo e Petrelli, come subentrato. Adesso la Reggina può ruotare gli uomini, vantaggio da sfruttare mercoledì in un altro scontro salvezza contro la Virtus Entella. Per il momento, amaranto un punto sopra la zona playout ed a braccetto con Vicenza e Brescia.

PESCARA – REGGINA 0-2

Reti: Denis '73, Montalto '79

PESCARA (4-3-2-1): Fiorillo; Bellanova, Guth, Bocchetti, Nzita; Dessena (62' Machin), Omeonga (69' Busellato), Rigoni (62' Valdifiori); Tabanelli, Maistro (46' Ceter); Odgaard. A disposizione: Alastra, Radaelli, Drudi, Scognamiglio, Balzano, Basit, Riccardi. Allenatore: Breda.

REGGINA (4-2-3-1): Nicolas; Lakicevic, Cionek, Stavropoulos (84' Loiacono), Di Chiara; Crimi (62' Bianchi), Crisetig; Edera (62' Denis), Folorunsho, Ménez (84' Liotti); Montalto (93' Dalle Mura). A disposizione: Guarna, Plizzari, Chierico, Faty, Bellomo, Okwonkwo, Petrelli. Allenatore: Baroni.

Arbitro: Fabio Maresca di Napoli

Ammoniti: Dessena, Maistro, Rigoni, Di Chiara, Lakicevic, Menez, Busellato, Dalle Mura