Reggina, adesso sei più di categoria. Otto innesti per la salvezza, ma non è finita

petrellidi Paolo Ficara - E adesso mischiamo le squadre. Un po' come si fa tra amici a calcetto, quando dopo la prima parte si manifesta disparità tra i contendenti, la Reggina opera un remaquillage che quest'anno, causa torneo cominciato a fine settembre, termina in concomitanza con l'inizio del girone di ritorno. Ben otto le operazioni concluse in entrata, dopo l'ingaggio in prestito del forte fantasista Simone Edera classe '97 dal Torino e l'ufficializzazione di Elia Petrelli centravanti classe 2001 con la stessa formula dal Genoa.

Si attende la conclusione di un altro paio di operazioni che farebbe salire a 10 il conto totale.

Ovviamente bisogna operare ulteriormente in uscita, dovendo già fare spazio al 30enne mediano Marco Crimi nella lista over. Quest'ultimo rappresenta sicuramente un rinforzo di categoria, al pari del portiere Nicolas e del terzino Lakicevic. Lussuoso l'innesto di Edera, che una parte dell'opinione pubblica granata voleva titolare al Torino. Assieme a loro, altri giovani che hanno maturato esperienza in C (Micovschi ad Avellino e Petrelli nella Juve U23) più il centrale Dalle Mura pronto ad esordire tra i professionisti dopo la trafila nelle giovanili della Fiorentina e nelle varie nazionali italiane.

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La Reggina intende così lasciarsi alle spalle un girone d'andata, o più in generale una stagione cominciata male. Non perché la squadra finita di approntare a settembre fosse tecnicamente indietro, così indietro, rispetto alla media delle altre 19 in cadetteria. Anzi. Il campo dice che solo Empoli e Chievo hanno strapazzato gli amaranto. Per il resto, si è spesso assistito ad una perdita di fiato, gambe e necessaria lucidità, talvolta accompagnata anche da sostituzioni tardive o errate. Per errata si intende anche una sostituzione non effettuata.

La "nostrana" cocciutaggine nell'imporre una preparazione forse dispendiosa ad agosto, oltre ad infortuni, rigori sbagliati e gestione Toscano caratterizzata dal mono-modulo, hanno fatto il resto. Ora resta da capire se la gestione Baroni consentirà alla proprietà di arrivare a giugno 2021 potendo dire di aver sprecato soltanto un anno nel voler proseguire il rapporto, 6 mesi fa, col principale artefice del salto dalla C alla B. Un rapporto le cui basi erano ormai troppo scricchiolanti per non indurre né l'una né l'altra parte ad assumersi la responsabilità del divorzio.

Con l'attuale classifica, bisogna tenere a mente il rischio di poterne perdere anche due, di anni. Certo, se una squadra già tecnicamente forte all'inizio non fosse capace di salvarsi nemmeno dopo i copiosi innesti, sarebbe sconcertante. Guai però a sottovalutare gli avversari o a commettere l'errore di presunzione di aver perso solo 6 mesi, magari puntando ancora alla parte alta della classifica. I valori di questo campionato difficilmente consentono filotti. Ci si esalterà dopo due vittorie, non ci si dovrà deprimere troppo dopo due sconfitte.

Al mister adesso il compito di amalgamare il prima possibile quella che, di fatto, è una squadra nuova. Il dg Tempestilli ha riconosciuto l'ottimo operato del ds Taibi nell'individuare tanti tasselli giusti per i nuovi intendimenti tattici, oltre a sistemare i calciatori in esubero. Impossibile non riconoscere l'attaccamento alla squadra del massimo dirigente Luca Gallo, in un calciomercato asfittico a livello mondiale. Il Barcellona considera troppi 3 milioni per anticipare l'arrivo del difensore Eric Garcia, che prenderà a zero il 1° luglio prossimo. Il Barcellona. 3 milioni. Diversi tifosi vorrebbero partecipare anche con un abbonamento virtuale, vista l'impossibilità ad accedere presso gli stadi. La Reggina non è mai da sola.