La Reggina sbatte sul Cosenza. Denis sbaglia dal dischetto, derby senza reti

denis regginadi Pasquale Romano - Creare una nitida dozzina di occasioni può essere insufficiente per trovare la via del gol? La Reggina, suo malgrado, ha avuto la risposta. Il derby calabrese finisce senza reti, amaranto che possono rammaricarsi per aver sprecato dagli undici metri (con Denis) e in numerosissime altre circostanze, complice anche un Falcone in stato di grazia.

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LE FORMAZIONI INIZIALI Nessuna sorpresa nell'undici amaranto. Intoccabile la coppia d'attacco Menez-Denis con Bellomo sulla trequarti, il rientrante Rolando e Liotti gli esterni di centrocampo. Cionek il perno difensivo affiancato da Loiacono e Del Prato, Crisetig e Bianchi in mediana. Speculare il 3-4-1-2 del Cosenza, Occhiuzzi sceglie interpreti offensivi con l'arretramento di Baez sulla corsia destra e Sacko piazzato alle spalle del duo d'attacco Gliozzi-Carretta. Dai blocchi di partenza esce bene il Cosenza ma è una fiammata che dura pochi minuti. La Reggina preme in modo particolare sulla fascia destra, Rolando è una spina nel fianco dei lupi. Bianchi e Crisetig prendono in modo deciso le redini del centrocampo, il Cosenza non ha altra scelta che contenere le avanzate avversarie.

RITMO E CONFUSIONE Reggina vivace ma spesso confusa e imprecisa negli ultimi sedici metri, a turno Menez e Bellomo non trovano il tempo e lo spazio per la giocata decisiva. Al 34' la terna arbitrale va nel caos. Da una punizione calciata da Bellomo, Tiritiello (appena ammonito) respinge prima con la mano e poi di piede sulla linea di porta. Gol fantasma, poi convalidato, infine retromarcia con calcio di rigore ed espulsione del difensore rossoblù. Dal dischetto va Denis, conclusione respinta da Falcone. Reggina che va negli spogliatoi con l'amarezza per l'occasione sprecata e la consapevolezza di poter giocare la ripresa con un uomo in più. Superiorità numerica che si vede come abbaglianti nella notte ad inizio ripresa. Nel giro di 5 minuti, la Reggina ha quattro chance per sbloccare il derby.

REGGINA CONTRO FALCONE Prima Menez grazia Falcone su invito di Bellomo, poi è lo stesso ex Bari ad impegnare l'estremo difensore del Cosenza con un destro piazzato. La pressione amaranto si fa insistente, Bianchi di testa scalda i guanti di Falcone su cross dalla destra. Sull'angolo seguente, la deviazione di Cionek non trova la porta. Falcone in stato di grazia: al minuto 62 è strepitoso l'intervento sul tiro rasoterra di Crisetig. Reggina sprecona, il film di Chiavari si ripete e allora Toscano si affida alla panchina. Mastour e Folorunsho prendono il posto di Bellomo e Bianchi. Muro insuperabile, Falcone si oppone anche al sinistro dalla distanza di Crisetig. Si gioca in una sola metà campo, la Reggina mette la tenda negli ultimi 30 metri, Cosenza che alleggerisce la pressione con il timido sinistro di Carretta controllato in due tempi da Guarna.

DERBY MALEDETTO La fretta si impossessa della manovra amaranto, aumenta la percentuale di errori gratuiti e di conseguenza il nervosismo, ospiti che provano ad approfittarne in contropiede seppur con un uomo in meno. Scema vistosamente la pressione amaranto, Toscano si gioca le ultime carte con gli ingressi di Lafferty e Di Chiara (al posto di Del Prato e Liotti), Reggina che prova il tutto per tutto. Pochi secondi e gli amaranto si fermano ancora a centimetri dal vantaggio, il colpo di testa di Denis sfiora il palo. La parabola velenosa disegnata da Menez si ferma sulla traversa, è il timbro che certifica come si tratti di un derby maledetto per la Reggina. Per la seconda volta nel giro di pochi giorni, gli amaranto raccolgono solo un pareggio a dispetto di una buona prestazione e numerose occasioni sprecate. Arriveranno periodi di magra e giornate no, è il caso di seminare quanto raccolto.