Reggina: Menez è già un ciclone, ma il debutto a Salerno termina in parità

menezsalernodi Paolo Ficara – Punti in comune: le porte chiuse e la voglia di vincere. La Reggina è tornata finalmente in campo a distanza di 6 mesi e mezzo dall'ultima apparizione ufficiale contro il Picerno. È la Salernitana a battezzare l'esordio in B degli amaranto, altra formazione "gemellata": l'ultima volta in cadetteria, nel 2013/14, l'esordio fu contro il Bari e finì in parità. Allo stadio "Arechi" termina 1-1, con Casasola che rimonta immediatamente il vantaggio siglato da Menez nel finale.

LE SCELTE – Entrambi gli allenatori si accomodano in tribuna causa squalifica. Mimmo Toscano si mantiene fedele ai dogmi della passata stagione: sono solo tre i volti nuovi nel 3-4-1-2. In difesa c'è Gasparetto titolare, con Bertoncini vicino alla cessione che va in panca; in mezzo al campo il faro è Crisetig, con Bellomo alle spalle di Denis e di un mobilissimo Menez. L'ex Fabrizio Castori ha una formazione rimaneggiata ed è costretto ad adattare Lopez centrale sinistro, Kupisz e Cicerelli mezzali nel 5-3-2 con l'ultimo arrivato Tutino di punta assieme al gigante Djuric.

PLIZZARI C'È - Dopo una bella imbucata di Menez per Bianchi, salvata in spaccata da Curcio, per qualche minuto si vede solo la Salernitana. Ci prova due volte il polacco Kupisz: prima dalla distanza, poi con un bel colpo di testa su cross di Cicerelli che trova l'ottima risposta di Plizzari. L'estremo difensore amaranto offre molta sicurezza ad una difesa che qualche pallone se l'è perso, confermandosi attento anche sull'incornata di Schiavone ben pescato da una punizione di Curcio.

QUALITÀ AMARANTO – Dicevamo della mobilità di Menez, vero ispiratore del gioco assieme a Crisetig. Sul francese c'è un intervento molto dubbio sulla riga dell'area di rigore, in un suo tentativo di percussione. Quando non tenta i cambi di passo, Menez trova dei sontuosi corridoi per i compagni. Intensi gli scambi a destra fra Bianchi e Rolando, con quest'ultimo che si è visto murare da Aya su imbucata di Menez. L'occasione più grossa capita a Denis, pescato sul secondo palo da una punizione di Crisetig: l'argentino non riesce a dare né forza né precisione ad un passo da Belec.

DENIS STOPPATO - Avvio di ripresa abbastanza vibrante, con vari capovolgimenti di fronte. Fioccano i gialli verso i centrali di entrambe le squadre. Il primo cambio è di Toscano: dentro Faty per Bianchi, non cambia nulla a livello tattico ma l'ex Roma fa subito sentire chili e centimetri. Menez dà i giri giusti con l'esterno destro mettendo Denis davanti alla porta al 57': fruttuoso l'intervento in scivolata di Lopez che ferma El Tanque involato verso Belec. Forse non è ancora il momento giusto per sbloccare la contesa. Arriverà dopo gli ingressi di Di Chiara, Mastour e Lafferty.

IL CICLONE - Padroni di casa sempre vivi e pronti a pungere, ma la qualità della Reggina è evidente. Per due minuti consecutivi gli amaranto tengono palla sulla trequarti e con vari tentativi di sfondamento sulle fasce, tra il 79' e l'81'. Il vantaggio però arriva all'83': sponda aerea di Faty a destra, Menez fugge verso l'area puntando Aya mentre Lafferty prova a smarcarsi sul secondo palo: il francese è un ciclone, evita anche il ritorno di Lopez e col sinistro la mette sul primo palo facendola passare sotto le gambe di Aya.

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DOCCIA FREDDA – La gioia della Reggina dura pochissimo. Alla prima avanzata a destra, la Salernitana trova il pareggio con un tiro-cross di Casasola: pallone all'incrocio sul palo lontano, nulla da fare per Plizzari. Su punizione ci prova ancora Menez: la barriera devia e mette fuori causa Belec, ma la sfera finisce a lato di un soffio. Lafferty incorna centralmente sul corner successivo. E poi per poco non ci scappa la beffa nel finale, con Plizzari che deve chiudere in uscita su Gondo: la respinta finisce sul sinistro di Tutino, che non inquadra la porta ormai sguarnita.

COME L'ANNO SCORSO – Nel primo turno della Serie B sono fioccati i pareggi: unica vittoria quella dell'Empoli a Frosinone. Dunque poco rammarico per la Reggina, dimostratasi per larghi tratti superiore ad una Salernitana comunque rabberciata. Menez e Crisetig hanno già consentito un ampio salto di qualità ad una squadra già forte, bene anche Mastour e Faty da subentrati. Ed all'appello mancavano Rivas ed i volti nuovi in attacco. Qualche titubanza in difesa, mentre Di Chiara ha concesso un metro di troppo a Casasola in un paio di circostanze, una delle quali ha portato al gol del pareggio. D'altronde, anche un anno fa a Francavilla finì 1-1...

SALERNITANA – REGGINA 1-1

Reti: 83' Menez, 84' Casasola

SALERNITANA (3-5-2): Belec; Veseli, Aya, Lopez; Casasola, Kupisz, Schiavone, Cicerelli, Curcio (73' Migliorini); Tutino, Djuric (86' Gondo). A disposizione: Micai, Russo, Karo, Bogdan, Galeotafiore, Iannoni, Lombardi, Giannetti. Allenatore: Bocchini.

REGGINA (3-4-1-2): Plizzari; Loiacono, Gasparetto, Rossi; Rolando, Bianchi (57' Faty), Crisetig, Liotti (68' Di Chiara); Bellomo (68' Mastour); Ménez, Denis (81' Lafferty). A disposizione: Farroni, Guarna, Bertoncini, Delprato, Peli, Stavropoulos, De Rose, Folorunsho. Allenatore: Napoli.

Arbitro: Michael Fabbri di Ravenna (Edoardo Raspollini di Livorno e Alessandro Cipressa di Lecce). IV uomo: Matteo Marchetti di Ostia Lido.

Ammoniti: Tutino, Lopez, Loiacono, Veseli, Rossi, Migliorini, Schiavone