“Le vittorie vanno oltre che contate anche pesate, proprio come i voti” è con questa significativa reinterpretazione personale di una famosa citazione del più importante banchiere italiano della storia – Enrico Cuccia – che il Mister Raffaele Nucera si presenta alla platea di tecnici nella sala riunioni del centro sportivo di Ravagnese.
Profondo conoscitore e studioso di calcio, mai banale e mai scontato nei propri comportamenti e nel proprio pensiero. Presenza scenica invidiabile con il proprio cappello alla Humphrey Bogart, quale tratto distintivo del proprio stile (un cappello che sarà scostato dal proprio capo solo per alcuni secondi, per rendere omaggio alla fase offensiva di Pep Guardiola). Il Decano degli allenatori reggini ha dibattuto per oltre due ore, a tratti anche incalzato dalla platea di colleghi ed appassionati reggini, esponendo quelli che sono stati nella propria ultratrentennale carriera i principi di gioco che lo hanno guidato nell’insegnamento ai propri atleti di un calcio spettacolare e propositivo. Ed era proprio questo il titolo dell’evento conclusivo, per l’anno solare 2025, della serie di incontri di aggiornamento organizzati dalla sezione reggina dell’Associazione Italiana Allenatori di Calcio, presieduta da Pasquale Sorgonà il quale ha fatto gli onori “istituzionali” di casa, unitamente al Presidente Regionale Calabria Girolamo Mesiti, il quale è il primo a prendere la parola: “da sempre la nostra Associazione pone al centro del proprio operato gli allenatori del territorio, organizzando momenti di confronto e di dialogo fondamentali per la crescita degli stessi. Mister Nucera è un vanto per tutto il nostro movimento per ciò che ha dimostrato negli anni sui campi da calcio della nostra regione. La sua storica Villese colpiva l’osservatore per la bellezza e l’originalità dei propri sistemi di gioco, ed ha scritto senz’altro una importante pagina di storia del calcio calabrese”. Sulla stessa lunghezza d’onda Sorgonà, il quale oltre a ringraziare nel proprio preambolo la società Sporting Ravagnese ospitante l’evento nei locali della Cittadella dello Sport riferendosi a Mister Raffaele Nucera lo ha definito “molto più di un semplice allenatore, bensì un maestro di vita a tutti gli effetti, un esempio di coerenza, sia in campo che fuori”. Il moderatore tecnico dell’evento è stato Mister Giuseppe Carella che ha dovuto purtroppo svolgere il compito ingrato di esprimere, nelle fasi introduttive del proprio intervento, il grosso rammarico per un evento organizzato principalmente per la crescita dei giovani allenatori reggini, al quale hanno partecipato però soprattutto allenatori esperti e navigati. Per un parterre alla fine certamente de roi, ma la cui componente giovanile è risultata purtroppo scarsamente rappresentata.
Una platea tenuta ampiamente in scacco dal Mister Nucera, il quale ha fatto la cosa più semplice e che gli riesce da sempre meglio, oltre che naturalmente allenare: parlare di calcio partendo dai propri principi di gioco. Un’attività che gli procura (per sua stessa ammissione) una tra le più forti emozioni, ed infatti si è trattato di un intervento a tratti infervorato ed accorato, che ha raggiunto toni di confronto tecnico elevatissimi, senza voler tuttavia imporre diktat assoluti a nessuno. “Nessuno di noi ha in tasca la formula magica per vincere tutte le partite, tuttavia nel corso del tempo possiamo giungere tutti noi ad alcune certezze tattiche, ed a una nostra visione del gioco del calcio che alla fine resta un gioco semplice: hai un avversario che quando è in possesso di palla vuole farti goal e tu devi provare ad impedirglielo, mentre sei tu a voler fare goal, quando sei in possesso della palla ed il tuo avversario invece difende la propria porta”. Zonista puro Mister Nucera, si ispira nei primi anni di carriera alla scuola sacchiana (definito quale unico, vero ed autentico rivoluzionario del gioco del calcio moderno), comincia la propria dissertazione trattando della fase difensiva per poi affrontare concetti e dettami legati a quella offensiva. Il Tecnico reggino si sofferma innumerevoli volte sui concetti di tempo e spazio, arrivando alla definizione di fase difensiva quale continua e costante ricerca della limitazione, se non dell’annullamento totale, sia del tempo di gioco che dello spazio di movimento per gli avversari. Ed è proprio sul fondamentale concetto di “saper giocare con il tempo nello spazio” che scivolano via in maniera più che piacevole le circa due ore di confronto e dibattito tra Mister Nucera e la platea dei presenti. Rese ancor più piacevoli, dall’apertura di varie parentesi legate al vissuto calcistico del Tecnico, con riferimenti e ricordi, in alcuni casi di estremo prestigio come ad esempio, una su tutte, l’elogio della capacità didattica di Mister Zdenek Zeman. Al termine dell’incontro è stata consegnata da parte delle personalità AIAC presenti, una targa a ricordo dell’evento, al Mister reggino che forse meglio di chiunque altro, e senz’altro prima di chiunque altro, ha studiato ed insegnato a generazioni di calciatori, in maniera approfondita e rigorosa, i principi tattici e tecnici del gioco a zona. Per un calcio propositivo, altamente spettacolare e sempre attuale.
