di Paolo Ficara – Dilettanti nella categoria, ma professionisti di figuracce. Almeno i playoff volevamo viverli in maniera tranquilla, serena e distaccata. Al punto che, per rispondere alle varie richieste giunte, non andrà più in onda Reggina Talk: per noi, la stagione si è chiusa con Sancataldese-Reggina. La propaggine iniziata calcisticamente bene, dovrà comunque portare la Reggina in prima fila per l’eventuale ripescaggio. Argomento che proprio nelle varie puntate di Reggina Talk abbiamo iniziato a sviscerare in tempi non sospetti, e sul quale forniremo i dovuti aggiornamenti a partire dalla seconda decade di giugno.
Come nostro costume, raramente riportiamo virgolettati di tesserati. D’altronde, è questa stessa società a non degnarsi di inviarci i basilari comunicati stampa, fin da novembre 2023. Tuttavia è innegabile lo scalpore suscitato dall’uscita a microfono acceso di Francesco De Felice, attaccante della Reggina, andato a segno proprio contro la Vibonese nel 2-0 in semifinale playoff al “Granillo”.
“Si sono consegnati al Siracusa”.
Questa la frase infelice di De Felice, peraltro ripetuta, utile a giustificare l’inusitato nervosismo notato sia in campo che sugli spalti. Onestamente, faticavamo a credere alle nostre orecchie, domenica sera. Perché delle due, l’una: o ci siamo addormentati per qualche anno, e nel frattempo la Reggina è finita in Prima Categoria; oppure abbiamo veramente toccato il fondo.
Da tifosi, mai avremmo sognato di farlo. Ma condividiamo quasi in toto i contenuti del durissimo comunicato emesso dall’ultimo avversario, ossia la Vibonese. E ciò va al di là del fatto che la Vibonese è stata quasi sempre benevola, con la Reggina, in termini di risultati specie nelle partite che contavano. Va al di là della stima che si può provare verso un imprenditore come Pippo Caffo, serio e sempre disponibile.
Bisogna saper perdere. Siamo reduci da una settimana surreale. Nella quale, chi ha perso ha organizzato aperitivi. Cantando. Ballando. E facendolo, cosa ancora più grave, in compagnia di quelle componenti che per prime dovrebbero dirgli di starsene a casa. A meditare sull’idea che un attaccante capace di fare gol al Siracusa, forse sarebbe costato molto meno di un ripescaggio.
Qua se c’è una squadra ad essersi consegnata al Siracusa, è proprio la Reggina. In vantaggio di un gol, in casa propria, non ha preso contromisure nonostante gli ospiti iniziassero a sfiorare ripetutamente il pareggio. Fino a trovarlo. E sull’1-1, ha continuato a subire l’iniziativa di chi, evidentemente, ci ha creduto di più. Trocini deve ringraziare l’estrema arroganza dei propri dirigenti, altrimenti oggi sarebbe lui il primo ed unico bersaglio di ogni critica.
Caro presidente Caffo, sa perché condividiamo quasi in toto il comunicato stampa della Vibonese? Perché sarebbe ora di fare nomi e cognomi di quei cafoni e trogloditi, macchiatisi degli “atteggiamenti intollerabili” da voi giustamente richiamati. Tra cui, riteniamo, anche il peggior insulto possibile volato verso l’allenatore Facciolo. L’aura di perbenismo deve finire per determinati soggetti. Non ne possiamo più di perdenti nati, buoni solo per filosofeggiare su instagram con foto a corredo.
A Bari stanno lapidando verbalmente la famiglia De Laurentiis perché non riesce ad andare in Serie A. Dopo due promozioni ed una finale playoff persa. De Laurentiis. A Reggio il problema non è più il proprietario. Ieri Saladini, oggi Ballarino, domani toccherà a qualcun altro: la schiera di prostituti intellettuali o di politici da paesello sarà sempre lì, ad adulare e proteggere. Fin quando non ci bisticceremo con la dirigenza del Bisignano o con la tifoseria del Palizzi.
Carissimi reggini, ma non ne avete le scatole piene?
Vibonese vs Reggina: “Mancanza di serietà che stride con la gloriosa storia di Reggio Calabria”