di Paolo Ficara – Pietro il Grande. La Reggina ha compiuto ieri 110 anni, tra le pagine più gloriose della storia amaranto ci sono sicuramente le sfide contro il Messina in Serie A. Ecco perché abbiamo avuto un sussulto nell’incrociare, all’interno dell’aula magna “Italo Falcomatà” della facoltà di ingegneria a Reggio Calabria, proprio il massimo dirigente che è stato il rivale per eccellenza: Pietro Franza. Persona dimostratasi subito disponibile ed alla mano, alla richiesta di un’intervista per il Dispaccio.
Avendo seguito con interesse il convegno sul corridoio Palermo-Helsinki, organizzato mercoledì scorso dall’Ordine degli Ingegneri di Reggio Calabria, con l’a.d di Caronte&Tourist è stata d’obbligo una prima battuta sulle prospettive per i trasporti sullo Stretto: “Intravedo prospettive clamorose, se parte questa opera del Ponte. Può portare alla creazione di una nuova città: Messina e Reggio, unite con mezzo milione di abitanti, attirerebbero investimenti e riporterebbero un po’ di giovani all’interno della nostra comunità”.
Che ricordo conserva delle atmosfere vissute per i derby tra Messina e Reggina in Serie A? “Onestamente abbiamo vissuto periodi bellissimi, dove combattevamo da amici. Con il presidente Lillo Foti ho avuto sempre un ottimo rapporto. Partite agguerritissime, con un tifo calcistico che opponeva le due città. Ritengo importante la creazione di nuovi investimenti sul territorio – avverte il presidente Franza – che creino economia e possono dare soldi per imprenditori capaci di mandare avanti le squadre. Senza di questo, sarà difficile per le realtà calcistiche”.
Sia Franza che Foti, sulle rispettive sponde dello Stretto, sono stati molti criticati ma ad oggi non hanno eredi: “Siamo stati criticati perché la gente pensava che fosse facile, portare avanti iniziative di quel genere – sottolinea l’ex presidente del Messina – Vediamo Palermo e Catania, con fatica, andare avanti con imprenditori di oltre oceano. Gente che sta guardando oltre, investendo decine e decine di milioni. Il lavoro che abbiamo fatto io e Lillo non è stato assolutamente facile. Oggi, o si trova il grande mecenate o bisogna creare una rete di imprenditori più piccoli”.
La nostra generazione vedrà prima il Ponte sullo Stretto o Messina e Reggina di nuovo in Serie A? “Se non viene un grande sceicco, sarà più probabile che si veda prima il Ponte”.
Ed un ritorno di Pietro Franza nel calcio? “Ormai abbiamo dato sul piano fisico, mentale ed anche economico. E’ stata una vicenda bellissima. Come gruppo, aiuteremo eventuali imprenditori che volessero investire nel calcio a Messina. Speriamo anche grazie al Ponte”.
QUI il video dell’intervista, sulla pagina facebook del Dispaccio.