di Paolo Ficara – C’eravamo tanto amati. Dopo averlo difeso strenuamente contro ogni evidenza, descrivendolo come eroe dal coraggio pazzesco, imprenditore proiettato già all’organizzazione della stagione 2033/34 ed altre stucchevoli amenità assortite, oggi Marcello Cardona sta aprendo gli occhi su Felice Saladini.
E lo sta facendo dopo giorni in cui la chiarezza mancata quasi sempre verso la tifoseria, sarebbe venuta meno anche nel rapporto tra i due. Tant’è che tra i due comunicati emessi in giornata dalla Reggina, a distanza di non troppi minuti l’uno dall’altro, il primo sarebbe passato dalla finestra anziché dalla porta.
Oggi, rendendosi conto che il progetto triennale tanto sbandierato si sta riducendo alla durata di un solo calendario, forse – è obbligatorio concedere il condizionale – Cardona avrebbe finalmente capito che si è giocata sulla pelle della Reggina una partita che col calcio ha ben poco a che vedere. E che oggi rende il club inviso a ministri, esperti di economia e governatori del calcio. Ossia tutta gente che con uno schiocco di dita, essendo stata ampiamente provocata, potrebbe spedirci all’inferno.
Assieme a Cardona, sta finalmente aprendo gli occhi una parte della città.
Nelle prossime ore è atteso un comunicato congiunto dei sindaci f.f. Brunetti e Versace. Non ne conosciamo i toni, ma ne immaginiamo la tematica. Una richiesta di chiarimenti all’imprenditore Saladini; i motivi del repentino disimpegno; l’identità e l’eventuale solidità dei soggetti imprenditoriali interessati. Fino a ieri, si sono presi la responsabilità di andare contro il ministro Abodi, per parare il fondoschiena a chi stava meditando la fuga.
In buona sostanza, verrà ricordato a Felice Saladini che lui, a Reggio Calabria, è ospite. E che avrebbe dovuto effettuare passaggi con almeno un 5% di coerenza, per usare una percentuale a lui gradita. In tutto ciò, onestamente attendiamo con trepidazione quello che sarà il pronunciamento della Covisoc sulla domanda di iscrizione. La Reggina sapeva di non dovere sbagliare nemmeno una virgola.
E chissà se adesso Cardona, che non ne racconta una giusta da quando il dg Gabriele Martino era stato costretto a sottoporsi ad angioplastica a fine agosto 2022, scoperchierà il vaso di Pandora.