di Paolo Ficara – Settimana “politica” per la Reggina, reduce dalla sconfitta di Cittadella con annesse polemiche arbitrali, oltre che dalla consapevolezza di aver avuto problemi per la scadenza federale del 16 febbraio. A Roma, il presidente federale Gabriele Gravina avrebbe ricevuto il massimo dirigente amaranto Marcello Cardona.
Stando a quanto filtra da via Allegri, considerando anche l’incognita relativa al cumulo Irpef che andava versato entro lo scorso 29 dicembre, la pendente ristrutturazione del debito potrebbe far mitigare la penalizzazione. Almeno in primo grado, per le ultime due scadenze, si può ipotizzare un handicap di tre o quattro punti. L’argomento verrà trattato anche mercoledì, durante l’assemblea di Lega B.
Franco Iacopino, storico dirigente amaranto, è intervenuto sull’argomento a Reggina Talk: “Incontro tra Cardona e Gravina? Sicuramente sì. Alla fine, anche stavolta la Reggina ne uscirà bene. Ci troviamo davanti a dei casi particolari ed innovativi. La Reggina ha fatto un’operazione per donare alla società una tranquillità economica, nel tempo. Il management ha presentato una ristrutturazione basata su una legge del 2019. Anche la Federazione si è data da fare per capire come stanno le cose”.
“La Reggina deve essere a posto con le regole della Federazione, ma tali regole non possono superare le leggi dello Stato. La Reggina non ha adempiuto ad alcune scadenze. Una volta ristrutturato il debito, avrà le mani libere e potrà pagare – ha sottolineato il dottore Iacopino – Su questa diatriba si risolverà il problema, mi auguro non con una penalizzazione. Il Genoa ha effettuato l’operazione tramite un fondo straniero, ottenendo un punto di handicap anziché due. Non dobbiamo trasmettere ansia. Anche il presidente Balata della Lega B, vuole vederci chiaro: se ci sono degli errori, verranno sanzionati”.
Infine, Iacopino si è pronunciato sulla possibilità di prevenire quelle che sarebbero state le incombenze federali, con la ristrutturazione pendenti: “Ci sono situazioni che possono comportare qualche errore. Essendoci buona fede da parte di tutti, una quadra si potrà trovare nel rispetto di leggi statali e norme federali. Il Tribunale? Un presidente di collegio rispetta sempre la legge, al massimo, avendo buon senso quando serve. La società dovrà salvaguardarsi il più possibile”.