Alla presenza di numerosi cittadini che hanno affollato l’aula consiliare del Comune di Vibo Valentia, si è concluso ieri il consiglio comunale d’insediamento dell’amministrazione del sindaco Enzo Romeo. Otto i punti all’ordine del giorno:
- Convalida elezione del Sindaco e dei Consiglieri Comunali con surroga; 2. Giuramento del Sindaco; 3. Elezione del Presidente e dei Vicepresidenti del Consiglio Comunale; 4. Comunicazione dei componenti della Giunta Comunale; 5. Presentazione linee programmatiche di mandato; 6. Comunicazioni dei gruppi consiliari e designazione dei rispettivi Capigruppo; 7. Nomina della Commissione Elettorale Comunale; 8. Nomina della Commissione per la formazione degli elenchi dei Giudici Popolari.
A presiedere la seduta nella fase iniziale il consigliere più anziano, ovvero il più votato della lista più votata nella competizione elettorale, e quindi Giuseppe Cutrullà, di Cuore vibonese.
Subito si è proceduto con la convalida degli eletti e dei consiglieri con surroga, subentrati ai consiglieri eletti nominati in giunta. Si tratta di Umberto Lo Bianco (Partito democratico); Filippo Potenza, Leoluca De Vita, Filippo Paolì (Centro studi progetto Vibo); Angela Cutrullà (Movimento 5 Stelle); Pasquale Mercadante (Progressisti per Vibo).
Successivamente, la designazione dei capigruppo e dei vice, rispettivamente: per il Pd Francesco Colelli (capogruppo) e Maria Fiorillo (vice capogruppo); per Centro studi Maria Trapani e Dina Satriani; per M5S Angela Cutrullà e Jessica Comito; per i Progressisti Sergio Barbuto e Pasquale Mercadante. All’opposizione, per Forza Italia Vincenzo Porcelli e Serena Lo Schiavo; per Forza Vibo Giuseppe Calabria e Carmen Corrado; per Oltre Domenico Console; per Fratelli d’Italia Antonio Schiavello; per Vibo Unica Claudia Gioia; per Cuore vibonese Giuseppe Cutrullà e Danilo Tucci; per Insieme al centro Maria Rosaria Nesci; per Identità territoriale Francesco Muzzopappa e Anthony Lo Bianco.
Il punto seguente ha riguardato l’elezione del presidente del consiglio comunale e dei due vicepresidenti. Dopo le prime tre votazioni che richiedevano la maggioranza qualificata dei due terzi, ovvero 22 voti favorevoli, non raggiunta da alcun candidato, alla quarta votazione è stato eletto presidente il consigliere Antonio Iannello (Pd) con 21 preferenze (5 schede nulle e 4 bianche). Vicepresidenti sono stati eletti Silvio Pisani (M5S, 15 preferenze, vicario) e Maria Rosaria Nesci (Insieme al centro, 8 preferenze); 8 le schede bianche.
La parola è poi tornata al sindaco Romeo, che ha comunicato i componenti della giunta, nelle persone degli assessori Lorenza Scrugli (Politiche Sociali, Coesione Sociale e Politiche Giovanili, Pari opportunità e contrasto alle discriminazioni di genere); Vania Continanza (Pubblica Istruzione e servizi connessi al diritto allo studio); Stefano Soriano (Cultura, Turismo, Attività Produttive e Commercio, Sport-Impiantistica sportiva e Fondi Comunitari); Loredana Pilegi (Governo del Territorio, Pianificazione e Riqualificazione Urbana); Salvatore Monteleone (Politiche Infrastrutturali e Manutenzione); Marco Miceli (Ambiente); Marco Talarico (Affari generali, Risorse Umane e Contenzioso); Luisa Santoro (Innovazione Tecnologica, Comunicazione e Digitalizzazione).
A seguire, il primo cittadino ha illustrato le linee programmatiche di mandato. Cinque i punti fondamentali, ossatura dell’intero programma politico-amministrativo.
Lo sviluppo economico visto in un’ottica integrata con aspetti urbanistici, di funzioni organizzative poste in comune allargando l’area territoriale cittadina, con la formazione universitaria e i suoi riflessi nella creazione di nuove comunità che anelano servizi portando nuovo flusso monetario, con l’utilizzo del centro storico per farne teatro di grandi e piccoli eventi capaci di rianimare la città e il commercio, la ristorazione e la ricettività, in connessione con le vestigia antiche e le tradizioni religiose, la “perla” rappresentata da Vibo Marina e dal suo porto ma anche dalle aree industriali, servite da un nuovo sistema d’intermodalità.
La città vista come luogo accogliente e curato facendo perno sulle Quattro R per l’attuazione di un modello “green” intelligente, coniugato con la revisione dei sistemi di traffico e di collegamento stabile con e tra le frazioni e soprattutto con la stazione di Vibo-Pizzo, intervenendo attivamente per la risoluzione dei gravi problemi di approvvigionamento idrico, per la risoluzione dell’atavica questione del Quartiere “Pennello”, per l’espansione del verde anche in funzione di tutela del territorio.
Lo sviluppo di Vibo Marina e del Porto, delle aree industriali e della fruibilità complessiva di questa frazione/quartiere nella sua imprescindibile funzione area strategica e volano economico/produttivo della città.
Le funzioni della macchina comunale: l’apparato che occorre riorganizzare all’insegna di procedure snelle, veloci, efficaci, trasparenti ed eticamente ineccepibili.
I Servizi Sociali, per dare concreta attenzione ai più fragili e alle fasce povere della popolazione; le politiche generazionali che rendano la città più smart in favore sia delle giovani generazioni che della popolazione più anziana; un’attenzione intensa verso lo sport e l’impiantistica sportiva; un nuovo modello di edilizia scolastica e incentivi alla formazione professionale attraverso il riuso di immobili dismessi; la tutela effettiva della famiglia; la tutela del lavoro e la tutela delle donne vittime di violenza e contro la violenza di genere; la tutela della città nelle sue diramazioni statali stabilmente presenti sul territorio, soprattutto riguardo all’emergenza sanitaria che depaupera la qualità di vita e riduce fino a rendere vani gli sforzi d’attrattività della città stessa. In quest’ottica di tutela e di accoglienza, rientra pienamente l’idea di una Vibo solidale, capace d’interpretare con intelligenza e massima apertura le istanze multi-etniche e multi-religiose che costituiscono il modello delle società progredite, integrate e proiettate verso un effettivo sviluppo.
Attorno alle linee programmatiche si è poi sviluppato il dibattito in aula, con numerosi interventi da parte dei consiglieri di maggioranza e opposizione. Il consiglio si è concluso a notte fonda, intorno alle 1.30, con la nomina della Commissione elettorale comunale e la nomina della Commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari.