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A Vibo la prima assemblea sindacale del 2024 del Sindacato Nazionale Carabinieri

Il 18 gennaio 2024, presso il Comando Provinciale di Vibo Valentia, si è tenuta la prima assemblea sindacale tra militari del 2024. L’evento si è collocato in una più ampia iniziativa sindacale pianificata dalla Segreteria Nazionale di NSC, che ha previsto lo svolgimento in contemporanea di tutte le assemblee sindacali della sigla in ogni regione d’Italia.

Il lavori hanno avuto inizio con l’introduzione del Segretario provinciale di Vibo Valentia Rocco Valotta, che ha portato il saluto del Segretario Generale Nazionale Massimiliano Zetti ringraziando tutti i componenti della Segreteria NSC di Vibo Valentia per l’ottimo lavoro svolto a tutela dei colleghi nell’ultimo anno. Successivamente, il Segretario Regionale NSC Calabria Christian Bellè, coadiuvato dal Segretario Aggiunto Davide Lombardo, ha ringraziato della presenza a nome di Nuovo Sindacato Carabinieri i colleghi carabinieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia,  un comando notoriamente collocato in un territorio ad alta densità criminale, che giornalmente contrastano indefessamente la criminalità organizzata e quella comune con grande spirito di sacrificio.

Il segretario generale regionale Christian Bellè ha illustrato ai colleghi i progetti presenti e futuri del Nuovo Sindacato Carabinieri, spiegando quali sono le funzioni delle associazioni sindacali tra militari e quale ruolo preponderante abbiano nella tutela di chi svolge un “lavoro” cosi delicato come quello del carabiniere.

Bellè ha spiegato che il diritto di riunione sindacale ha una portata storica, sottolineando l’importanza di una sempre più ampia partecipazione all’attività associativa, poiché solo chi lavora sul campo può rappresentare le criticità i carabinieri vivono quotidianamente durante il servizio, specie in territori cosi difficili come quello calabrese.

Bellè ha evidenziato la necessita di un radicale cambio culturale nell’approccio alla tutela dei diritti dei lavoratori con le stellette ponendo l’accento sulla sostanziale differenza tra la rappresentanza militare e le associazioni sindacali. La Rappresentanza –  Spiega il sindacalista – è sempre stato uno strumento del comandante, una longa manus dell’amministrazione militare, una pseudo-tutela che lungi dall’essere parte terza ed indipendente siede accanto al datore di lavoro, affianca l’amministrazione.  Si tratta di uno strumento che soggiace alla gerarchia militare.

la Rappresentanza – continua il sindacalista – è “parte” dell’Amministrazione, non ha diritto di critica né di pubblica denuncia delle criticità riscontrate dai lavoratori. Il Sindacato, al contrario,  è controparte rispetto al datore di lavoro. Si pone in una condizione paritetica e speculare rispetto all’amministrazione, ha una funzione di tutela indipendente dei lavoratori militari e, nel fare ciò, non soggiace ad alcuna gerarchia militare potendo criticare pubblicamente l’operato e denunciare le violazioni e le eventuali omissioni della scala gerarchica.

Il segretario, nel sottolineare la centralità per NSC della linea territoriale dell’Arma, poiché le stazioni carabinieri sono quelle che più di tutti i reparti garantiscono il territorio ed il cittadino, ha tracciato le linee future della segreteria Regionale che focalizzerà la sua azione di tutela sull’arbitrario e completamente desueto sistema delle note caratteristiche, sulla fumosa, incomprensibile e spesso oscura modalità di concessione degli encomi e, punto fondamentale, sul contrasto durissimo all’uso smodato della disciplina e dei trasferimenti per fatti risibili e non direttamente imputabili ai colleghi.

Il Segretario Generale Aggiunto Davide Lombardo ha analizzato le materie più rilevanti dell’attività sindacale che prossimamente si concretizzeranno attraverso la contrattazione con il datore di lavoro, ponendo l’accento sulla nuova “contrattazione” che nel prossimo futuro sarà tenuta dai sindacati. Lombardo ha spiegato che fino ad oggi tutti i benefici economici e lavorativi ottenuti dai militari sono stati ottenuti grazie al lavoro di contrattazione dei sindacati di polizia i cui risultati sono stati estesi alle forze armate ed alle forze di polizia ad ordinamento militare. Oggi che anche i militari possono avere una tutela sindacale è importante iscriversi ai sindacati per accrescerne la rappresentatività e la forza di contrattazione davanti dall’Amministrazione proprio per ottenere quei benefici di natura economica cosi tanto necessari. Lombardo ha spiegato che grazie ai sindacati i carabinieri non sono più da soli e possono contare su un valido supporto, specie quando si imbattono in procedimenti disciplinari spesso avviati senza alcun buon senso.

“Per il sindacato – Conclude Christian Bellè – quella odierna è un’altra importante occasione per entrare in contatto con  l’Amministrazione e i suoi vertici, metterli a conoscenza dell’attività sindacale di NSC, ed informare chi, ancora, non è  entrato in contatto con questo mondo o comunque lo guarda con occhi diversi”. “ Queste occasioni sono fondamentali per cogliere ogni spunto di riflessione da parte degli iscritti e per chi ancora non si è iscritto al sindacato e per ricevere quei feedback indispensabili nell’attività che svolgiamo ogni giorno. Partecipare alle assemblee sindacali serve a tutti i carabinieri di ogni ordine e grado per accrescere la consapevolezza dei propri diritti e per rendersi conto che esiste uno strumento, costituzionalmente garantito, deputato a che migliorare le condizioni di lavoro di ciascun carabiniere”.

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