“Ho imparato così tanto da voi, Uomini... Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata” - Gabriel Garcia Marquez
HomeCalabriaVibo ValentiaDopo Matteo Messina Denaro restano quattro superlatitanti: c'è anche il vibonese Pasquale...

Dopo Matteo Messina Denaro restano quattro superlatitanti: c’è anche il vibonese Pasquale Bonavota

Matteo Messina Denaro era l’ultimo boss mafioso di “prima grandezza” ancora ricercato. Quattro i superlatitanti che restano ora nell’elenco del Ministero degli Interni. Attilio Cubeddu (Cosa Nostra), nato il 2 marzo 1947 a Arzana (Nuoro) e ricercato dal 1997 per non aver fatto rientro, al termine di un permesso, nella Casa Circondariale di Badu è Carros (Nuoro), ove era ristretto, per sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime. Giovanni Motisi esponente dell’Anonima Sequestri, ricercato dal 1998 per omicidi, dal 2001 per associazione di tipo mafioso ed altro, dal 2002 per strage ed altro. Renato Cinquegranella, camorrista ricercato dal 2002 per associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione ed altro.

Pasquale Bonavota è l’ultimo entrato nel gruppo dei latitanti “di massima pericolosita’” inseriti nel ‘Programma speciale di ricerca’ dal Giirl, il Gruppo integrato interforze per la ricerca dei latitanti istituito presso la Direzione centrale della polizia criminale. L’omonima cosca di ‘ndrangheta e’ una delle piu’ potenti e temute, seconda solo ai Mancuso nel ‘feudo’ di Vibo Valentia: se il fratello Domenico – figlio del defunto boss dell’omonimo clan di Sant’Onofrio – e’ ritenuto il capo dell’ala “militare”, Pasquale, 48 anni, e’ la “mente”. Ricercato dalla fine di novembre del 2018 per associazione di tipo mafioso e omicidio aggravato in concorso, fa perdere le sue tracce dopo una condanna in primo grado all’ergastolo (poi cancellata in appello) rimediata nel processo “Conquista”.

“Negli anni – si legge in uno degli ultimi rapporti ‘Mafie nel Lazio’ – e’ stato in grado di imprimere importanti cambiamenti nella sua cosca, estendendone gli affari a Roma”: sua, agli inizi del nuovo millennio, sarebbe la prima ‘locale’ autonoma della criminalita’ calabrese nella capitale. Ma i Bonavota hanno interessi ben avviati anche in Liguria, Piemonte e all’estero.

Articoli Correlati