Al Parco Urbano di via Moderata Durant sono stati in 150 ad andare a ritmo del cuore e della musica, selezionata dai coach, per i 90 minuti della prima ViGiWalk, evento promosso dal Gruppo Diagnostico Vi.Gi.
Un’ occasione per il benessere del cuore ma anche l’opportunità di socializzare, in salute, nel polmone verde della città di Vibo Valentia.
«Una camminata dinamica per promuovere un corretto stile di vita, tra buone pratiche sportive e il benessere del cuore, – ha detto Mariateresa Rosano coordinatrice del Gruppo Diagnostico Vi.Gi -buone abitudini che aiutano a tenere in forma il nostro apparato cardiocircolatorio». «La risposta al nostro invito è stata accolta e ha superato anche il tetto massimo di iscritti, che in un primo momento avevamo fissato a cento partecipanti. Questo ci induce – conclude la Rosano – a programmare altre giornate come questa che coniughino la pratica sportiva con la scelta consapevole della prevenzione».
«Un evento che abbiamo felicemente sposato, – dice il Sindaco Maria Limardo – certamente faremo sì che questo possa diventare un appuntamento consolidato, perché crediamo nel valore aggregativo delle attività all’aperto e tanto più quando queste favoriscono il binomio salute e valorizzazione delle nostre aree verdi urbane».
Molte le collaborazioni, presenti i volontari della Protezione civile di Arena, la PromoArena, con il loro presidente Filippo Adamo, che hanno garantito la gestione in sicurezza dell’evento; la LILT e l’Avis di Vibo.
Disponibili a consulti e consigli gli specialisti del Gruppo Diagnostico Vi.Gi. «L’evento di oggi è stato importante per promuove, ancora di più e ancora una volta, la sensibilizzazione ad un corretto stile di vita – dice Giuseppe Rosano, professore di cardiologia al St George’s Hospitals University of London – che non è solo l’attività fisica, fondamentale per il benessere di ognuno di noi, ma anche quello di una sana alimentazione e di uno screening dei fattori di rischio cardiovascolari». «Il messaggio di oggi – chiude Rosano- è incoraggiare tutti alla pratica sportiva, con consapevolezza, anche quei pazienti che hanno già malattie cardiovascolari, rassicurandoli che, se svolta in sicurezza questa può contribuire a migliorare le loro condizioni di salute».