Klaus Davi è tornato sulla vicenda delle scene da Far West avvenute a Caroni, borgo vicino a Limbadi (prov. di Vibo Valentia), denunciate dal giornalista il 25 aprile con l’appello a Draghi e a Mattarella “non dimenticate la Calabria”. Intervistato da Gabriella D’Atri, conduttrice di Buongiorno Regione Calabria su Rai 3 (video visibile su Facebook), il massmediologo ha detto: «Ho fatto uscire apposta il documento il 25 aprile perché volevo ricordare a chi di dovere che anche noi, voi, i magistrati, le forze dell’ordine e devo dire anche una parte della politica e della società civile calabrese, stiamo conducendo una guerra contro la criminalità organizzata. Volevo ricordare che anche la mia città, Milano, è invasa dalla cocaina gestita dalla ‘Ndrangheta con la complicità di parte della classe dirigente che l’acquista, e ricordare che nel mio Nord c’è un’altissima infiltrazione mafiosa. Penso che il basso profilo sia un favore alla ‘Ndrangheta. Non sono tempi di basso profilo. I due che hanno sparato a Caroni sono due poveretti. Mi fanno pena. Due falliti umanamente. Due disperati. Mi fanno pena». Klaus Davi ha inoltre rivelato alla TGR: «Sono in possesso di altri video e documenti. Questo è solo l’inizio».
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‘Ndrangheta, Klaus Davi: “I due pistoleri di Limbadi? Due poveretti, mi fanno pena”
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