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“Un Natale da Guardare”: arte, musica e solidarietà all’Hospice ‘Via delle Stelle’”

Una mattinata di emozioni, creatività e condivisione ha animato l’Hospice “Via delle Stelle” in occasione dell’evento natalizio “Un Natale da guardare”.

L’iniziativa rientra tra le proposte di “SpazioCultura… la cultura che cura”, il percorso ideato, progettato e diretto dalla dottoressa Francesca Arvino, responsabile del Servizio di Psicologia in Cure Palliative dell’Hospice che, negli anni, ha saputo donare alla struttura momenti di bellezza capaci di accompagnare con delicatezza i passi più fragili. Un’esperienza che la Fondazione “Via delle Stelle”, amministrata dal Presidente Vincenzo Nociti, incoraggia e sostiene.

Un’iniziativa che ha saputo unire arte, musica e solidarietà, trasformando il linguaggio creativo in strumento di vicinanza e umanità.

Protagonisti dell’evento sono stati gli studenti del Liceo Artistico “M. Preti – A. Frangipane”, guidati dai loro docenti, che hanno messo talento e sensibilità al servizio di un progetto dal forte valore simbolico. Il vicepreside, professor Antonio Barbera, insieme agli alunni della classe 5N e ad alcuni ragazzi della 4Nindirizzo Arti Figurative, ha curato la realizzazione dei dipinti, opere cariche di colore e significato, capaci di trasmettere speranza e calore negli spazi dell’Hospice.

Accanto alle arti figurative, grande spazio è stato dedicato anche al design e alla progettazione. La professoressa Maria Pia Turiano, in collaborazione con la professoressa Ersilia Cedro, ha coordinato il lavoro degli studenti della 4L – Architettura e Ambiente e della 3LDesign dell’Arredamento e del Legno. Fondamentale anche il contributo della professoressa Antonia Gattuso, docente di sostegno alle attività delle classi che hanno realizzato con cura alberelli natalizi e portatovaglioli: manufatti originali nati dall’incontro tra creatività, manualità e attenzione per l’ambiente, segno concreto di un fare che diventa dono.

Gli studenti hanno inoltre presentato personalmente le proprie creazioni, raccontandone il senso e il percorso: nei loro sguardi attenti e interessati si leggeva l’emozione autentica di chi, per la prima volta, sperimenta come l’arte possa diventare incontro, dono e cura.

A rendere l’atmosfera ancora più intensa e suggestiva è stato l’accompagnamento musicale: le melodie dell’arpa eseguite da Maria Cristina Caridi, unite alla voce di Alessia Genua, hanno regalato momenti di profonda emozione, avvolgendo il pubblico in un clima di raccoglimento e serenità.

La dottoressa Ines Barbera, direttore sanitario della struttura, nell’accogliere i giovani ospiti ha rivolto un sentito ringraziamento a tutti gli alunni presenti che, con grande generosità e senso di responsabilità, hanno scelto di dedicare il loro sabato a questa esperienza.

Anche la dirigente scolastica, dottoressa Lucia Zavettieri, si è unita al ringraziamento per i suoi alunni, aggiungendo che questa esperienza rappresenterà per loro un’occasione significativa di crescita umana e formativa, capace di lasciare un segno profondo nel loro percorso personale e scolastico.

La dottoressa Francesca Arvino, nel corso dell’evento, ha sottolineato come il valore della divulgazione delle Cure Palliative tra gli studenti rappresenti un passaggio fondamentale per diffondere una cultura della cura fondata sull’ascolto, sulla prossimità e sul rispetto della fragilità. Ha inoltre evidenziato l’importanza del volontariato in Cure Palliative come esperienza formativa di grande valore umano, capace di educare alla gratuità, alla responsabilità e alla relazione autentica.

L’incontro si è concluso con alcune suggestioni offerte dai volontari attivi in Hospice, che hanno condiviso riflessioni ed esperienze maturate accanto alle persone ammalate e alle loro famiglie. A seguire, un momento di convivialità, curato dai volontari stessi, ha favorito uno scambio semplice e autentico, prolungando nel gesto dell’accoglienza il senso profondo della mattinata.

Custodire la fragilità, i gesti semplici, le relazioni che nascono senza fare rumore: è questo il senso profondo di mattinate come questa. Custodire la bellezza che cura, l’arte che incontra la vita, le mani che si intrecciano nel servizio. Custodire, insieme, ciò che rende l’Hospice un luogo di umanità condivisa.

Si ringraziano la volontaria Flora ed il Bar San Francesco per i dolcetti gentilmente donati, destinati agli Ospiti della struttura, gesto di attenzione e vicinanza che ha contribuito a rendere il momento di convivialità ancora più caldo e familiare.

Si ringrazia il personale ausiliario che, con la loro disponibilità e il loro impegno quotidiano, hanno reso possibile la realizzazione di questa mattinata.

Un grazie particolare a tutti gli operatori, per la competenza, la dedizione e l’umanità con cui ogni giorno rendono l’Hospice una casa in cui cura e vita si intrecciano.

Si ringraziano il Tirocinante Psicologo Specializzando dr Paolo Scopelliti e tutti i volontari impegnati quotidianamente nel loro servizio in Hospice – Giovanna, Francesca, Marisa, Angela, Nicola, Francesco, Maria Assunta e Nuccio – per la presenza attenta e discreta, per il servizio generoso e per aver contribuito, ciascuno con il proprio stile, alla buona riuscita di questo momento condiviso.

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