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Reggio, La Strada porta “La Lapa reggina” a Piazza Orange: cultura, comunità e spazio pubblico

Sabato 13 dicembre, Piazza Orange a Reggio Calabria ha ospitato l’iniziativa “La Lapa reggina”, promossa dal movimento La Strada, che ha unito teatro itinerante, animazione dello spazio pubblico e momenti di incontro comunitario.

Il pomeriggio si è articolato tra mercatini del riuso e della sostenibilità, presenza di realtà locali e lo spettacolo teatrale “La Lapa reggina” di e con Marco Mittica, andato in scena al centro della piazza con un’Apecar trasformata in palcoscenico mobile. Un dispositivo essenziale che ha portato il teatro fuori dai luoghi convenzionali, rendendolo accessibile e radicato nel contesto urbano.

L’iniziativa – si legge in un comunicato stampa del movimento politico – ha (ri)popolato uno spazio pubblico attraverso un’idea semplice e concreta di comunità e cultura, affidandosi al dialetto carico di poesia e verità che attraversa il lavoro di Mittica e che parla direttamente alle persone e ai luoghi. La piazza è tornata a essere spazio di relazione, ascolto e partecipazione.

Nel suo complesso, con la serata de “La Lapa reggina” La Strada ha (ri)dimostrato ciò che un’Amministrazione dotata di risorse e strumenti potrebbe realizzare in maniera stabile, quartiere per quartiere: (ri)significare i beni comuni, valorizzare e mettere in rete persone, gruppi e realtà che operano con continuità sul territorio, promuovendo una prospettiva aperta, viva e popolare.

L’evento si inserisce in una visione più ampia che considera la cultura nello spazio pubblico non come episodio straordinario, ma come pratica possibile e replicabile, capace di generare legami, senso di appartenenza e cittadinanza attiva. Una visione che restituisce centralità ai luoghi e a chi li vive quotidianamente.

L’iniziativa ha (ri)dato una visione e ha mostrato che la dimensione collettiva può essere anche gioiosa e condivisa: questo non è un dettaglio marginale, ma parte integrante del modo di abitare lo spazio pubblico. Un metodo vero e proprio che l’Amministrazione Comunale potrebbe stabilmente integrare nelle politiche culturali e sociali di ogni quartiere.

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