“Era una richiesta molto chiara e circostanziata fatta, sin da maggio u.s. nelle sedi ufficiali che riscontrava le difficoltà degli agricoltori che avevano subito danni da fauna selvatica (cinghiali) e non vedevano riconosciuti gli indennizzi spettanti. Una risposta attesa da tanti agricoltori, che hanno subito danni rilevanti e costretti anche ad anticipare le somme per le relazioni tecniche per la richiesta degli indennizzi. Apprezziamo quindi il provvedimento sancito con la Determina del Settore 9 Agricoltura, Caccia Pesca e Micologia della Città Metropolitana di Reggio Calabria, iscritta al R. G. n.2561/2025 del 05/09/2025, che ha impegnato la spesa per anticipazione di somme all’ATC RC 1 e RC 2 per attività faunistico venatorie di cui alla L.R. n. 9/9”.
Questo quanto dichiarano la presidente Federica Basile e il direttore Gino Vulcano della Coldiretti di Reggio Calabria.
“La somma impegnata – informano – è di 277.965,87 euro che verrà corrisposta alle ATC a titolo di anticipazione sulle somme relative alle funzioni espletate in materia faunistico venatoria nello specifico: ATC RC1: €. 250.317,47 ATC RC2: €. 27.648,40. In questi mesi- proseguono i dirigenti dell’organizzazione agricola – abbiamo garantito, in un confronto costante, il necessario supporto per superare problematiche burocratiche e fare in modo che la Città Metropolitana di RC facesse da apripista anche all’attuazione del Piano Straordinario Regionale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, approvato dalla Regione Calabria, che prevede misure efficaci a tutela di colture, allevamenti e sicurezza dei cittadini.
Le ATC reggine hanno quindi rendicontato le attività che totalizzano €. 1.984.398,55 e adesso con tutta la documentazione è stata trasmessa alla Regione Calabria che dopo i controlli -che Coldiretti sta monitorando, dovrà procedere alla liquidazione ampliando la platea degli agricoltori beneficiari.
È un passo che giudichiamo significativo – conclude la presidente Basile – Coldiretti continuerà a vigilare affinché gli indennizzi arrivino presto agli agricoltori affinché questo contribuisca a portare alla normalità la gestione della fauna selvatica che tanti danni ha provocato e continua a provocare ad agricoltori e cittadini. È evidente che i danni da cinghiali non possono essere però gestiti con logiche e strumenti emergenziali e per questo Coldiretti chiede una regia stabile e risorse certe”.