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Il “modello Capo Bruzzano” e il turismo lento

“Abbiamo sempre di più bisogno di una generazione nuova che viva il tema e la prospettiva della sostenibilità ambientale come unica soluzione per lo sviluppo durevole dei territori. In questa cornice di contenuti ed obiettivi condivisi con l’assessorato all’ambiente ed al turismo della Regione Calabria, riteniamo non vi sia alternativa al turismo responsabile, soprattutto per e nei nostri territori, custodi di straordinaria biodiversità e che soffrono però ancora di una fruibilità intensiva purtroppo concentrata in ristretti periodi dell’anno. La missione che continuiamo, quindi, a portare avanti, coerente con la nuova sensibilità ambientale e con la nuova visione di governance delle aree protette che il Presidente Roberto Occhiuto insieme all’assessore Giovanni Calabrese stanno privilegiando e che non ha precedenti, resta quella di coinvolgere tutti gli attori socio-economici e culturali territoriali rispetto all’esigenza di estendere il periodo di fruibilità ordinata e sostenibile del nostro eccezionale patrimonio sottomarino. Allo stesso tempo, l’approccio metodologico che continuiamo a ritenere strategico è quello di ripensare in modo unitario il nostro patrimonio identitario da tutelare e valorizzare 365 giorni l’anno come unico eco-sistema competitivo: dai fondali alla costa all’entroterra, puntando ad esempio e con la stessa convinzione sul turismo subacqueo, sugli itinerari esperienziale dal mare verso le aree interne, sull’offerta enogastronomica o sul pescaturismo, sull’implementazione dei servizi e la loro commercializzazione, sulle guide e soprattutto sui cambi boa come misure di conservazione ed al tempo stesso strumento di nuovo sviluppo turistico per le zone speciali di conservazione ed i parchi marini regionali.

È quanto ha ribadito il Direttore Generale dell’Ente per i Parchi Marini della Calabria (EPMR) Raffaele Greco intervenendo nei giorni scorsi a due importanti eventi tenutisi a Parghelia, nell’ambito del 2° Forum Calabria, sul tema del ruolo delle istituzioni nello sviluppo del turismo sostenibile ed a Cirella per l’evento Bandiera Blu: al Mare in sicurezza.

E proseguono gli interventi e le azioni di sensibilizzazione istituzionale sui territori. Domani martedì 5 agosto, alla Scogliera di Capo Bruzzano, Spiaggia delle Piscine, nel Comune di Bianco, il direttore Greco, parteciperà dell’evento inaugurale del Progetto IN.RI.V.A. (Interventi di Ripristino e Valorizzazione Ambientale), promosso dall’assessore regionale al turismo, ambiente e lavoro Giovanni Calabrese, in stretta collaborazione con Calabria Verde, Calabria Straordinaria e le amministrazioni comunali di Bianco, Africo e Ferruzzano, rispettivamente guidate dai sindaci Giovanni Versace, Domenico Modaffari e Domenico Silvio Pizzi.

 

“La visione e l’impegno portati avanti dall’assessore Calabrese, attuata attraverso interventi, è quella della riqualificazione e della valorizzazione del patrimonio paesaggistico e identitario dei territori, da tutelare e rendere fruibile in modo ordinato ed in un’ottica di destinazione esperienziale destagionalizzata, per costruire compiutamente la quale – sostiene l’assessore all’ambiente, al turismo ed al lavoro – sono necessari capacità di ascolto e massima collaborazione delle popolazioni locali”.

Finanziato nell’ambito del Programma Regionale Calabria FESR/FSE 2021–2027, l’obiettivo dell’intervento previsto nella suggestiva ed incontaminata Spiaggia delle Piscine, sulla Costa dei Gelsomini, è quello della conservazione della biodiversità, della valorizzazione del patrimonio paesaggistico e della promozione di un modello di turismo lento e responsabile, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e della strategia regionale per le aree protette.

Dune sabbiose con vegetazione pioniera, scogliere ricche di flora alofila mediterranea, praterie sottomarine di Posidonia oceanica, fondali sabbiosi e formazioni rocciose scolpite dal vento; luogo dove fioriscono piante rare come il ginepro, il lentisco, il ginestrino, scelto dalla tartaruga marina Caretta Caretta per deporre le sue uova. Anticamente noto come Zephirion Akron, è, questo, il contesto e l’habitat naturale interessato dal progetto che è un esempio concreto di come si possano gestire in modo sostenibile le Zone Speciali di Conservazione e le Aree Marine Protette, utilizzando tecnologie moderne, che rispettano l’ambiente e riducono al minimo l’impatto sul territorio.

Dalla pulizia e messa in sicurezza dell’area, con rimozione dei rifiuti e dei manufatti abusivi al recupero dei sentieri, del parcheggio naturale e del sistema di regimazione delle acque; dalla realizzazione di staccionate in legno, illuminazione a basso impatto ambientale e videosorveglianza off-grid alla realizzazione di un pontile galleggiante per facilitare l’accesso via mare e creare nuove opportunità turistiche fino alla realizzazione di una nuova cartellonistica con QR-code per promuovere la scoperta di habitat e specie locali anche attraverso un Info Point, per educare e coinvolgere visitatori e comunità locali. Sono, queste, in sintesi, le attività previste dal progetto che segue le coordinate della valorizzazione ambientale e culturale, del marketing territoriale e della partecipazione attiva e che fanno di Capo Bruzzano un modello di turismo lento, educativo, esperienziale”.

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