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Siglato il gemellaggio tra le parrocchie S. Maria Assunta di S. Giorgio Morgeto e S. Giorgio Martire (Extra) di Reggio Calabria

Una festa nella festa, quella che si è tenuta ieri a S. Giorgio Morgeto, lo splendido borgo medievale che domina la Piana di Gioia Tauro da S. Elia a Capo Vaticano.
L’evento si è svolto in occasione della festa di S. Giacomo Apostolo, compatrono del paesino pianigiano, dove la comunità della Parrocchia di S. Maria Assunta retta da don Antonello Sorrentino e quella reggina di S. Giorgio Martire, più conosciuta come Extra, retta da don Michele D’Agostino, hanno sottoscritto per mano dei due parroci l’Atto Solenne di Gemellaggio.
Idealmente, un patto tra le due comunità siglato davanti a due notai d’eccezione: i compatroni San Giacomo Apostolo e S. Giorgio Martire, le cui maestose statue, prima di essere portate in processione per le vie del paese, erano esposte ai lati dell’altare.
In una chiesa colma in ogni ordine di posti, alla presenza del sindaco dott. Salvatore Valerioti e del comandante della Stazione dei Carabinieri Mar.ca. Roberto Caruso, anch’essi sottoscrittori del documento unitamente ai testimoni delle due comunità Gino Spanò e Salvatore Silivestro, in un clima festoso e di gioia, sì è firmato il gemellaggio tra le due parrocchie.
Nel corso della concelebrazione liturgica officiata da don D’Agostino, presenti anche don Jerome Pascal Ombeni e quello Laureana di Borrello, il sangiorgese don Domenico Cacciatore, don Sorrentino, nel salutare e rivolgere il benvenuto alla folta rappresenta reggina, ha sottolineato il concreto valore rappresentato dal gemellaggio tra le due comunità, dichiarando, tra l’altro.
Oggi è un giorno di particolare gioia e significato per la nostra comunità parrocchiale. Con animo colmo di gratitudine celebriamo la festa del nostro amato compatrono, San Giacomo Apostolo, ma viviamo anche un momento storico per la nostra parrocchia: il gemellaggio con la Comunità Parrocchiale di San Giorgio Extra di Reggio Calabria.
Non un semplice evento formale, ma un vero e proprio segno reale di comunione e fratellanza cristiana. È la manifestazione viva di una fede che ci unisce, di valori condivisi e di un impegno sincero a camminare insieme come un solo popolo verso Cristo unico e vero pastore. In un’epoca segnata spesso da divisioni e individualismi, scegliamo con coraggio e determinazione la strada dell’unità, della collaborazione e della comunione. Ad unirci ancora più profondamente è la comune devozione a San Giorgio Martire, nostro patrono e modello di fede incrollabile. San Gregorio Magno ci ricorda che «la fede è la fortezza che resiste a ogni difficoltà»: è questa stessa forza che ci ispira a costruire legami duraturi tra le nostre comunità.
Un ringraziamento speciale e sentito va a don Michele D’Agostino, parroco di San Giorgio Extra, che oggi presiede questa solenne concelebrazione eucaristica…….da questo momento non ci unisce solo il sacerdozio, ma un legame fraterno e missionario tra le nostre comunità, un patto di comunione che sarà ufficialmente sancito alla fine di questa celebrazione. Grazie anche a tutta la numerosa rappresentanza della tua comunità qui presente: la vostra partecipazione è un dono prezioso che ci sprona a guardare con speranza e determinazione al cammino che ci attende. Insieme, guidati dallo Spirito Santo, sapremo progettare e vivere momenti di crescita, di servizio e di testimonianza che faranno risplendere sempre più la nostra Chiesa, sposa amata di Cristo. Come diceva san Cipriano: «Non può avere Dio per Padre chi non ha la Chiesa per madre». Con questa consapevolezza forte, rilanciamo il nostro impegno a vivere la fede con passione, coraggio e amore fraterno per costruire insieme una comunità più forte, viva e unita.
Ha poi concluso dicendo: carissimi fratelli e sorelle, la giornata di oggi ci consegna un messaggio chiaro e potente: l’unità è possibile. La fede condivisa genera bellezza, genera vita, genera speranza.
Apprezzato l’intervento del sindaco Valerioti che, dopo aver ringraziato l’ispiratore della giornata, il sangiorgese Salvatore Silivestro e don Antonello per l’invito, ha dichiarato: Benvenuto don Michele e benvenuta ed un caro saluto a tutta la comunità parrocchiale di San Giorgio Extra, Oggi abbiamo sancito il gemellaggio fra la nostra comunità e quella di S. Giorgio Extra di Reggio Calabria, e con questo spirito di collaborazione e scambio, innescato un’azione di solidarietà. Questo comporterà un comune cammino di crescita che siamo lieti dii condividere come istituzione nella certezza che, con l’impegno reciproco, saprà trasformarsi in una relazione di conoscenza e crescita reciproca, attraverso legami duraturi nel tempo, anche mediante progetti e scambi culturali, la condivisione di esperienze e la crescita spirituale e pastorale delle collettività interessate. E’ importante che ciò avvenga in una giornata particolare come questa che nel corso dei festeggiamenti dei nostri Compatroni San giacomo Apostolo e San Giorgio Martire.
Nel corso dell’omelia, in relazione all’odierno appuntamento, don D’Agostino, dopo aver ringraziato don Sorrentino, la comunità ed il sindaco di S. Giorgio, ha iniziato il suo intervento richiamando un noto proverbio africano……”chi vuole qualcosa di serio una strada la trova, gli altri una scusa”. Ha poi proseguito, tra l’altro, citando una celebre frase di don Tonino Bello, Vescovo di Molfetta: “chi non vive per servire, non serve per vivere”, per poi entrare più specificamente nel significato della giornata che ha sancito il gemellaggio tra le due comunità parrocchiali. Il Gemellaggio che oggi stipuliamo tra le nostre comunità, ha continuato, per il quale ringrazio di cuore don Antonello e ciascuno di voi per l’entusiasmo e la disponibilità, ci dice proprio il desiderio di vivere con questo stile evangelico di chi lotta e cammina per fare esperienza dell’Amore, perché solo questo ci permette di avere un orizzonte ampio…. di non accontentarci e rinchiuderci nel nostro piccolo orticello. Domenica scorsa abbiamo visto nella liturgia della Parola come Dio passa attraverso l’Ospite…. colui che accolgo che invece vedo spesso come minaccia, sospetto… Allora il nostro unirci esprime il desiderio di aiutarci reciprocamente con la preghiera, l’amicizia e i gesti che verranno a partecipare al Sogno di Dio che in Gesù ci dice “Siano una cosa sola”…. perché ci si salva solo insieme…. da soli ci si perde.
Prima della fine della S. Messa, i due parroci, il sindaco, il comandante della Stazione dei CC. ed i due testimoni, davanti all’assemblea, hanno provveduto a sottoscrivere l’atto solenne di gemellaggio in triplice copia, per le due parrocchie e per l’archivio diocesano.
E’ seguita una gioiosa processione dei due compatroni per le vie del paese, per poi sostare nei pressi della piazza dei Morgeti per i consueti fuochi d’artificio.
La festa si è conclusa presso un noto ristorante del paese con il classico taglio della torta, guarnita con l’immagine delle facciate delle due chiese, da parte dei due parroci che, anche con questo simbolico gesto, hanno voluto ratificare la comunione tra le due parrocchie.

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