Quando un Giudice ritorna nella terra in cui ha operato in passato, e continua ad amarla, s’innesca inevitabilmente quel ciclo naturale di continuità e radicamento sul territorio, con nuove consapevolezze e un rinnovato impegno verso quella comunità.
E’ quanto dichiarano in una nota congiunta il Gran Priore per la Calabria del Sovrano Ordine Monastico Militare dei Cavalieri Templari Federiciani Filomena Falsetta e il Presidente dell’Associazione intitolata alla memoria del “Colonnello Cosimo Giuseppe Fazio” Nino Fazio, nonché Priore dei Templari Federiciani di Reggio Calabria, sull’insediamento del nuovo Procuratore Capo di Reggio Calabria Giuseppe Borrelli.
La Sua nomina segue il trasferimento di Giovanni Bombardieri presso la Procura di Torino e la reggenza dell’ufficio da parte del Procuratore facente funzioni Giuseppe Lombardo, che in tutti questi mesi non solo ha condotto con competenza e professionalità le indagini contro la ‘ndrangheta ma ha dato vita ad un’attività di sensibilizzazione e di divulgazione contro la mafia, esortando giornalisti e cittadini a raccontare ogni giorno lo sforzo di Magistrati e Forze dell’Ordine, sulla quale noi Templari non abbiamo mancato di porre l’accento nelle pubbliche sedi, esprimendo il nostro plauso nei riguardi di Lombardo – continuano Falsetta e Fazio.
Borrelli, nato a Napoli, ha una lunga carriera nella magistratura, con esperienze importanti alla guida della procura di Salerno per ben cinque anni nonché come procuratore aggiunto a Catanzaro negli anni passati.
Oggi il ritorno in Calabria, una terra da lui particolarmente amata e dove ha vissuto una delle esperienze professionali più belle, come ha dichiarato di recente lo stesso Magistrato, che può essere considerato un profondo conoscitore del territorio e delle sue dinamiche sociali, e, proprio perciò, capace di donare alla comunità reggina una nuova prospettiva di legalità.
La procura di Reggio Calabria è da anni trincea sul fronte del contrasto alla ‘ndrangheta attraverso il coordinamento di complesse operazioni antimafia, scontrandosi molto spesso con le carenze degli uffici giudiziari, sottodimensionati e con risorse limitate, che faticano a gestire i numerosi procedimenti penali e a contrastare efficacemente le attività criminali, come ha evidenziato lo stesso Borrelli.
Pertanto, alla luce di quanto appena detto, riteniamo che l’insediamento del Dott. Borrelli possa diventare per il territorio reggino un nuovo simbolo di impegno civile e di lotta alla mafia, in grado di trainare la Procura di Reggio Calabria in un contesto di cooperazione interistituzionale che consenta di affrontare in modo integrato le sfide poste dalla criminalità.
Al nuovo procuratore Borrelli – concludono -, i nostri migliori auguri di buon lavoro.