Sabato 19 luglio 2025, davanti al Palazzo Comunale di Gioia Tauro, si è tenuta una sentita cerimonia per commemorare il 33° anniversario della strage di via D’Amelio, nella quale persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta. L’iniziativa, promossa dalla Federazione Provinciale di Fratelli d’Italia Reggio Calabria insieme al circolo cittadino di Gioia Tauro, ha visto la partecipazione di numerose associazioni locali, del direttivo provinciale del partito, dei presidenti di circolo della provincia e del presidente provinciale Bruno Squillaci.
Il luogo scelto per l’omaggio, la targa commemorativa dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino posta all’esterno del municipio, ha fatto da cornice a un momento di profonda riflessione collettiva.
La cerimonia si è aperta con l’intervento del presidente provinciale Bruno Squillaci, che ha sottolineato l’alto valore simbolico dell’iniziativa e ha voluto ringraziare calorosamente il circolo di Gioia Tauro per l’impegno profuso nell’organizzazione. «Non si tratta soltanto di ricordare una data – ha affermato – ma di rinnovare il nostro impegno quotidiano per la legalità e la giustizia».
A seguire, Antonino Papalia, presidente del circolo cittadino, ha tracciato un toccante ricordo delle vite dei magistrati Falcone e Borsellino, insieme a quelle di tutte le donne e gli uomini dello Stato caduti nella lotta contro la criminalità organizzata. Nel suo intervento, Papalia ha lanciato un appello diretto ai giovani: «Rifatevi ai veri valori della vita – onestà, rispetto, lavoro e famiglia – perché sono queste le direttrici che conducono alla libertà. Le altre strade, per quanto seducenti, prima o poi presentano un conto altissimo, in termini umani e sociali».
Il dirigente provinciale Salvatore Impusino ha poi rimarcato quanto momenti come questo non debbano ridursi a semplici parate autoreferenziali, ma rappresentino piuttosto “esercizi di memoria”, necessari per fare dell’esempio di chi si è sacrificato per il bene comune una bussola per orientare il proprio vivere.
A conclusione della cerimonia, Bruno Squillaci ha letto una lettera, scritta appositamente per l’occasione, che è stata simbolicamente depositata insieme a una corona di fiori davanti alla targa commemorativa. Un gesto semplice ma carico di significato, a ribadire il dovere morale di ciascuno di noi di non dimenticare e di continuare a coltivare il seme della giustizia.
La giornata di Gioia Tauro si inserisce così tra le tante iniziative nazionali che, anche a oltre trent’anni di distanza, rinnovano il ricordo di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, figure ancora vive nella coscienza civile del Paese e capaci, oggi come allora, di richiamarci al coraggio e alla responsabilità.