Si è svolto nella mattinata di martedì 25 marzo, presso la Sala Perri di Palazzo Alvaro, il convegno sul Masterplan “Una strategia condivisa per il futuro di Reggio Calabria“.
L’evento, promosso dall’assessorato alla “Città sostenibile ed accessibile”, è divenuto di confronto tra Istituzioni, esperti e rappresentanti del territorio per discutere il Masterplan della nostra città proseguendo nel percorso partecipato avviato già da mesi.
I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali del Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, del Prefetto Clara Vaccaro, del Prorettore Massimo Lauria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e dell’Assessore regionale Maria Stefania Caracciolo.
Paolo Malara: “Contributo di tutti i soggetti coinvolti essenziale per un progetto condiviso e strutturato”.
L’assessore Paolo Malara, introducendo il convegno, ha sottolineato l’importanza di un confronto continuo con Enti, Organismi, Ordini professionali e soggetti operanti sul territorio per la realizzazione del Masterplan. Ha evidenziato che, pur essendo il Comune a pianificare le strategie, è fondamentale collaborare con Enti sovraordinati come Ferrovie dello Stato, ANAS e l’Autorità di sistema per una progettazione efficace. “Il ruolo della ferrovia, la gestione dei nodi stradali e l’intermodalità devono essere affrontati in sinergia, con il contributo di tutti i soggetti coinvolti“.
Ha inoltre spiegato che il lavoro in corso punta a una visione sistemica centrata sulle persone e sulla qualità della vita. “Il Masterplan non solo immagina la città del futuro ma definisce anche le strategie concrete per realizzare soluzioni in termini di mobilità, sostenibilità e fruibilità dello spazio pubblico adesso. Vogliamo sottrarre spazio alle automobili per liberare e rendere vivibili gli spazi urbani -ha concluso l’assessore- ed oggi parliamo di azioni già finanziate che porteranno miglioramenti concreti per la città“.
Falcomatà: Masterplan strumento necessario per recuperare connessione al mare ed al territorio e creare una “città delle opportunità”
Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha sottolineato come il convegno rappresenti un’ulteriore tappa nel percorso di condivisione del Masterplan con la città. Ha ribadito il valore di questo strumento di indirizzo politico e strategico (non obbligatorio), aperto al contributo di Istituzioni, Associazioni di categoria, Ordini professionali e cittadini; fondamentali per definire il futuro sviluppo del territorio.
Falcomatà ha evidenziato l’importanza di rafforzare il rapporto della città con il mare e migliorare le connessioni con le aree interne, montane e collinari, ma anche per individuare spazi per nuove attività imprenditoriali. Ha inoltre posto l’accento sulla necessità di offrire ai giovani la possibilità di formarsi altrove, quale valore aggiunto, nel garantirgli comunque la scelta concreta di tornare e contribuire alla crescita della città con le competenze acquisite, rendendo Reggio una vera “città delle opportunità”
“Il Masterplan è questo -ha dichiarato il Sindaco- insieme agli altri strumenti di pianificazione urbana vuole condividere insieme alla città quelle che saranno le scelte per un territorio che, come noi stiamo vedendo già adesso, sta recuperando il suo rapporto con il mare ma deve recuperare anche le altre connessioni con le aree interne, con l’area montana e collinare, deve recuperare anche quegli spazi per lo sviluppo delle nuove attività imprenditoriali.
Insomma, una città delle opportunità; una città delle opportunità che deve avere quindi una cornice strategica politica che è proprio quella del Masterplan“.
“I ragazzi e le ragazze che scelgono di andare via devono avere l’opportunità di scegliere: se decidono infatti -ha proseguito Falcomatà- di formarsi o specializzarsi altrove, devono poterlo fare con la possibilità concreta di rientrare e dare il proprio contributo alla città. Andare via non deve essere l’unica scelta, ma una possibilità alla pari di quella di poter tornare.”
“Una città delle opportunità -ha chiuso il primo cittadino– deve garantire questa possibilità ai giovani, affinché il loro contributo, arricchito dalle esperienze scientifiche, professionali, lavorative e universitarie maturate fuori, diventi ancora più significativo per lo sviluppo del territorio“.
Carmelo Romeo assessore alla “Città europea e resiliente“: “Rivitalizzare i luoghi rigenerati della città con azioni immateriali”
L’Assessore Carmelo Romeo ha sottolineato i progressi in corso a Reggio Calabria, grazie agli interventi finanziati con fondi europei. Tra i progetti principali ci sono la rigenerazione costiera, con il Museo del Mare, e la riqualificazione di luoghi pubblici come il Lido Comunale, il Tempietto e l’ex fiera Pentimele. Il focus è sulla trasformazione strutturale e sociale della città, anche immateriale, con l’obiettivo di far vivere i luoghi che vengono rigenerati con iniziative socio-culturali mirate. Grazie al supporto dei fondi PON 14-20 e PON Metroplus 21-27, Reggio Calabria sta progredendo verso una città sostenibile e resiliente.
A seguire il convegno ha registrato gli autorevoli interventi di Lorenzo Bellicini -direttore del CRESME- che ha analizzato gli scenari economici e demografici di città ed area metropolitana indicando possibili obiettivi per rendere attrattivo il territorio attraverso un modello di sviluppo competitivo per Reggio Calabria; Salvador Rueda – direttore dell’Agenzia di Ecologia Urbana di Barcellona- che ha mirabilmente affrontato il tema delle trasformazioni urbane basate su nuovi modelli di mobilità trasponendoli alla nostra città e Saverio Mecca -professore emerito dell’Università di Firenze- che ha illustrato strategie per il rilancio dei borghi: tema caro rispetto alla storia ed alla morfologia del territorio comunale (un lavoro importante è stato già avviato su Podargoni ma nell’ottica di politiche precise per tutta l’area collinare e montana).
La seconda parte dell’evento ha visto protagonisti, in due tavoli tematici, gli attori territoriali (con la partecipazione di rappresentanti di Enti ed aziende locali) e gli Ordini professionali.
Il percorso del Masterplan prosegue, quindi, con la volontà di renderlo un processo sempre più partecipato e corale; con l’idea che solo questa modalità consente alla città di fare proprio uno strumento che definisce gli scenari futuri trasformando già quelli presenti.
Un obiettivo, questo, che è soprattutto socio-culturale e non meramente tecnico.