“Lo dico senza se e senza ma la separazione delle carriere, benché legittima, non apporta alcun beneficio alla collettività”. Lo ha detto intervenendo alla cerimonia per l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario a Reggio Calabria, il procuratore generale Gerardo Dominijanni. “Il sospetto poi – ha proseguito il magistrato – è che essa sia un primo passo per sottoporre il pubblico ministero al controllo dell’esecutivo, è forte. Su queste due affermazioni la magistratura è pronta a confrontarsi con chiunque, in qualunque sede, in qualunque momento”. Dominijanni, ancora, si è detto “costretto ad osservare con amarezza, come ultimamente assistiamo ad esternazioni del signor Ministro che non solo offendono gratuitamente la magistratura ma, soprattutto, impediscono ogni dialogo. Dobbiamo ritornare alle discussioni costruttive recuperando lo spirito dei costituenti che forgiarono la nostra Costituzione”. Per il procuratore generale reggino, “le riforme, vieppiù costituzionali, non andrebbero imposte, ma costruite insieme con tutti gli attori, avvocatura compresa ovviamente. Denigrare, e non dialogare, il corpo giudiziario, è iniziativa pericolosa per ciò che all’esterno viene percepito. Impedire un processo di disbiosi dei poteri dovrebbe essere l’imperativo morale dei nostri giorni, e il mio appello va, tanto alla magistratura quanto alla politica. Quella che nell’immaginario collettivo è ormai una ‘guerra’ presuppone vincitori e vinti”. “Continuare su questa china – ha concluso Gerardo Dominijanni – significa che a perdere sarà solo il popolo italiano, a vincere sarà solo la criminalità”.
Separazione carriere: PG Reggio Calabria, nessun beneficio
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