Come ogni anno, la Camera di commercio di Reggio Calabria presenta una fotografia sui principali indicatori economici del territorio.
“Quest’anno, dichiara il Presidente dell’Ente Antonino Tramontana, abbiamo voluto restituire al territorio, oltre alle informazioni sugli ultimi dati disponibili, anche un’analisi di medio periodo analizzando i dati disponibili dell’ultimo quinquennio, in corrispondenza del mandato del Consiglio camerale. Il periodo analizzato è stato caratterizzato dalla grave crisi epidemiologica del Covid 19, che ha inciso in modo significativo sulla vita delle imprese e sulle dinamiche economiche, determinando per certi aspetti un forte rallentamento e per altri una spinta innovativa legata ad esempio ai processi di digitalizzazione, sia delle imprese sia della PA”.
A questo proposito, occorre evidenziare come alcuni interventi di stimolazione dell’economia, a partire dalle misure per favorire l’edilizia ovvero la messa a terra degli investimenti del PNRR, probabilmente hanno favorito lo sviluppo di investimenti e produzione soprattutto per il settore delle costruzioni e la sanità, ma anche altri interventi trasversali dell’economia e della società, come la digitalizzazione e l’attenzione verso comportamenti green, più rispettosi del territorio, in termini di comportamento, hanno avvicinato l’economia reggina a quella nazionale con l’allineamento del ciclo economico dei territori.
In questo contesto, la dinamica dei tassi di interesse ha certamente condizionato i consumi ed i progetti di investimento di famiglie e imprese rivelando una non modesta propensione al rinnovamento attraverso investimenti quando i tassi erano contenuti (anche superiore a quella degli altri paesi comunitari); di contro, la politica monetaria adottata contro l’innalzamento dell’inflazione a seguito del conflitto Russia – Ucraina (rialzo dei tassi di interesse) ha indotto una contrazione dei prestiti a famiglie e imprese, rallentando il circuito economico di tutto il territorio nazionale (Pil Italia 2023: +0,7%).
Considerando questi macro processi che hanno interessato anche la Città metropolitana, nel 2023 il valore aggiunto (prezzi base con variazione a prezzi correnti) di Reggio Calabria risulta pari a 10.194 milioni di euro, in crescita rispetto al 2022 (+5,5%). La tendenza positiva appare ancora più evidente se si prende in considerazione il 2019, rispetto al quale si registra una crescita del +17,6%. Tuttavia, il tasso di crescita del territorio metropolitano, seppur significativo, risulta inferiore al corrispondente dato nazionale (+18,5%) ed a quello regionale (+17,8%), sebben superi, di molto, il dato del Mezzogiorno nel suo complesso (+8,8%).
Il valore aggiunto pro capite registrato nel 2023 è, invece, pari a 19.722,5 euro, in crescita del 5,5% rispetto al valore registrato nel 2022 e, soprattutto, del 21,4% rispetto al 2019. Ad ogni modo, il valore aggiunto pro-capite reggino, posto pari a 100 il numero medi nazionale, registra un valore pari a 60,9 e colloca Reggio Calabria al 97° posto nella classifica del valore aggiunto pro-capite.
Nel 2023, il tessuto imprenditoriale della provincia di Reggio Calabria ha subìto una leggera contrazione rispetto all’anno precedente, con una diminuzione del 2,6% delle imprese registrate. Al 31 dicembre il numero totale di imprese registrate si attestava sulle 53.060 unità, di cui 45.090, pari all’85,0%, attive.
Prosegue anche per il 2024 la contrazione nella numerosità del sistema imprenditoriale: al terzo trimestre 2024 il totale delle imprese registrate risulta pari a 52.850 unità, in diminuzione rispetto alla fine del 2023 mentre il numero delle imprese attive è stabile e pari a 45.091.
L’analisi di medio periodo evidenzia una sostanziale stabilità nel numero delle imprese, nonostante la grave emergenza legata al Covid 19: tra il 2019 ed il 2023 le imprese registrate crescono solo dello 0,1%, mentre quelle attive aumentano dello 0,2%.
Un’analisi settoriale permette di approfondire ulteriormente le dinamiche che hanno caratterizzato il tessuto imprenditoriale reggino negli ultimi cinque anni. Rispetto al 2019, crescono, sia in termini di imprese registrate che in termini di imprese attive, solamente i settori delle attività finanziarie, assicurative, immobiliari, professionali e scientifiche (rispettivamente +10,6% e +10,8%), delle Costruzioni (+5,7% e +6,6%) e gli Altri servizi (+1,3% e +5,5%). Si contrae invece le imprese manifatturiere in senso stretto (imprese attive – 7,0%). Seguono i settori del Commercio all’ingrosso e al dettaglio (-1,9%) e dell’Agricoltura, silvicoltura e pesca (-0,4%).
Per quanto riguarda la natura giuridica, nel 2023 la maggioranza di imprese nella Città metropolitana di Reggio Calabria si classifica come Impresa individuale (66,4%). Seguono le Società di capitale (20,3%), le Società di persone (9,8%) e le Altre forme (3,5%). In tale contesto, emerge un chiaro processo di consolidamento delle Società di capitale, che aumentano, rispetto al 2019, del 2,8%, a discapito delle Imprese individuali e delle Società di persone, che si riducono dell’1,0% e dell’1,6%, rispettivamente. Quello reggino è un tessuto imprenditoriale che si discosta relativamente dal tessuto regionale, dove le società di capitale costituiscono il 24,4% del totale e quelle individuali il 62,1%, ed in misura ancora maggiore dai sistemi imprenditoriali del Sud e del Paese, dove si riduce ulteriormente la quota di imprese individuali (56,2% e 50,6% al Sud e in Italia) a favore delle Società di capitale (28,5% e 31,5%, rispettivamente).
Ulteriori dati imprescindibili per analizzare lo stato di salute dell’economia sono quelli relativi al mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione totale della provincia di Reggio Calabria si attesta, nel 2023, al 16,1%, con una variazione rispetto al 2019 pari al -3,2 p.p. Permane il divario di genere, con un tasso di disoccupazione femminile peri al 18,3%, quasi 4 punti percentuali in più rispetto alla disoccupazione maschile (14,6%), ma a preoccupare è soprattutto la disoccupazione giovanile (fascia di età 15-24 anni) nella Città metropolitana di Reggio Calabria, pari al 42,8%, in aumento di +5,9 p.p. rispetto al 2019 (36,9%).
La diminuzione del tasso di disoccupazione con riferimento alla fascia di età 15-64 anni, a Reggio Calabria si è convertita in un aumento dell’occupazione. Nel 2023 il tasso di occupazione ha raggiunto il 41,3%, in aumento rispetto al 2019 (+2,2p.p.).
In valori assoluti, il numero degli occupati nel 2023 è stato pari a 140,5 mila unità nella Città metropolitana, in aumento del +0,4% rispetto al 2022 e del +0,6% rispetto al 2019.
Nel medio periodo un ulteriore dato di rilevanza centrale è quello demografico; al primo gennaio 2024 il territorio metropolitano di Reggio Calabria conta 518.699 persone residenti, in calo di 17.788 unità (-3,3%) rispetto al 2019. Nello stesso arco temporale, la popolazione calabrese è diminuita di -65.411 persone (-3,4%) mentre nel Mezzogiorno di -464.836 (-2,3%). In Italia, infine, si è registrato un calo dei residenti più contenuto in termini percentuali (-1,4%). La popolazione, inoltre, tende ad invecchiare sempre più; i residenti reggini della fascia di età 65 e oltre, passano dal 21,4% del 2019 al 23,5% 2024 (+2,1%).
Nel 2023, la provincia di Reggio Calabria ha registrato un export per un valore pari a 428 milioni di euro, registrando una crescita significativa rispetto all’anno precedente (+32,4%) e un incremento ancora più marcato rispetto al 2019 (+83,1%). Nonostante ciò, la propensione all’esportazioni della provincia, misurata come rapporto tra esportazioni e valore aggiunto, rimane piuttosto contenuta; mentre in Italia questo indicatore si attesta al 32,8% nel 2023, nella provincia reggina raggiunge solo il 4,2%, seppur sia importante notare come questo valore rappresenti un netto miglioramento rispetto al 2019, quando era pari al 2,7%, ad evidenza di una crescente competitività dell’economia provinciale sui mercati esteri.
Con riguardo alla dinamica dei prestiti, nel 2023, a Reggio Calabria, questi erano equivalenti a 1,2 miliardo di euro, in aumento del +18,7% rispetto al 2019 (un miliardo). A realizzare la crescita percentuale più alta nel periodo considerato è stato è il settore delle costruzioni, passando da 93 a 124 milioni (+33,9%). In valore assoluto il settore che assorbe il valore maggiore di prestiti è quello dei servizi, con un importo pari a 823,2 milioni di euro.
Infine, un altro settore che è sempre più al centro delle politiche per lo sviluppo territoriale è senza dubbio quello turistico che forse ha patito più di altri l’impatto del Covid. Nel 2023 nel territorio metropolitano di Reggio Calabria sono stati registrati 228.520 arrivi e 507.167 presenze, in aumento rispetto al 2022 (rispettivamente del 30,9% e dell’11,6%). Nonostante la crescita nell’ultimo anno, entrambe le misure risultano in calo rispetto al periodo pre-Covid (-7,7% e -32,5%), sintomo di una erosione competitiva turistica del territorio. Quest’ultimo dato risulta in contrasto con quanto emerge dalla penisola, dove sia gli arrivi (+1,7%) che le presenze (+2,4%) sono aumentate rispetto al 2019.
I dati 2024 non sono ancora disponibili ma i primi effetti significativi sul territorio sono pervenuti dall’incremento dei voli all’aeroporto di Reggio Calabria, maggiore accessibilità ha favorito il turismo, agevolato i viaggi d’affari, migliorato i collegamenti per i residenti e promosso la competitività del territorio.