“Per tutti i bambini e le bambine del mondo vittime della guerra – NATALE A GAZA” vuole essere un momento di riflessione e di memoria per decine di migliaia di bambini vittime delle guerre o dei naufragi di migranti che tentano di approdare sulle coste europee. Non è concepibile che migliaia di bambini incolpevoli diventino obiettivi delle armi o che anneghino in un mare sempre più insidioso.
Nel piacevole frastuono di queste festività 2024 segnate dalle guerre che sembrano assediare il nostro Continente, si è voluto aprire uno spazio di raccoglimento in memoria di queste piccole vittime, durante la festa dell’anno forse più vicina ai sentimenti infantili e da sempre dedicata alla felicità dei bambini. Una festa peraltro, nella quale, proprio la nascita di un bambino diventa simbolo di un rinnovato anelito alla pace e alla riconciliazione.
Il desiderio da parte dei soggetti e delle Associazioni che hanno dato vita a questa occasione è semplice. Gaza, dove si sta consumando, nella quasi indifferenza generale e soprattutto di quelle Istituzioni politiche che dovrebbero collaborare perché ogni massacro – compreso quello dei bambini e delle bambine – finisca, dista solo 73 chilometri da Betlemme che è in territorio palestinese. Non ci è parso ammissibile che se è vero che un Bambino 2024 anni fa è nato in quei luoghi, in quegli stessi luoghi oggi si possano massacrare altri bambini!
SABATO 21 DICEMBRE dalle ore 16 alle 20 e DOMENICA 22 dalle ore 10 alle 13 nella Galleria di Palazzo San Giorgio sul Corso Garibaldi sarà possibile condividere un momento di riflessione offerto dalla installazione artistica di Pino Caminiti e dalla proiezione di fotografie che ci porteranno negli scenari di guerra del mondo.
Non è pensabile, infatti, restare inermi ad assistere a questa carneficina e non è possibile che identiche cose, identiche stragi di innocenti accadano in molte altre parti del mondo (Ucraina, in Siria, in Congo, in Sudan, tanto per ricordare solo alcune delle 59 guerre e dei 170 conflitti armati in atto nel mondo secondo l’ONU, il numero più alto dal 1945 così come il numero di morti, di rifugiati e di persone costrette a migrare. Negli ultimi 10 anni il numero di conflitti, infatti, è quasi raddoppiato e attualmente nessun continente è estraneo all’Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo.
A ciò si aggiungono i disastri nel nostro Mediterraneo che vedono vittime incolpevoli bambini migranti.
Forse il nostro Natale quest’anno dovrà essere dedicato alla piccola Yasmine nuovo simbolo di sopravvivenza e di resistenza e in lei il ricordo di tutti i bambini senza nome annegati o morti a causa della guerra.
Natale a Gaza per ricordare tutto questo”.
E’ quanto si legge in un comunicato stampa delle associazioni promotrici Circolo del Cinema “Cesare Zavattini” – L’Imbuto di Nettuno – La Strada – Legambiente