“L’aggressione subita da un lavoratore migrante venerdì scorso tra San Ferdinando e Rosarno suscita in noi grande sgomento e profonda indignazione. Un atto vile e inaccettabile, che colpisce non solo la vittima ma anche i valori fondamentali di rispetto e solidarietà che vogliamo promuovere nella nostra comunità.
L’episodio, avvenuto ai danni di una persona che stava rientrando dal lavoro in bicicletta, richiama alla mente dinamiche che non possono trovare spazio in una società che voglia dirsi civile. È nostro dovere condannare con fermezza ogni forma di violenza e discriminazione, impegnandoci a creare un territorio sicuro, prospero e inclusivo per tutti, indipendentemente dall’origine o dal colore della pelle.
Il fenomeno migratorio, intrinsecamente connesso alla crisi dell’agricoltura e alle dinamiche economiche che sottraggono valore alle filiere, è per noi il simbolo più evidente di tutte le contraddizioni in seno a questa ipertrofica società dei consumi. Dietro le luci e le pailettes di una società apparentemente felice, si nacondono i drammi e le condizioni di vita di una umanità dolente che, non solo a San Ferdinando, rappresenta il lato oscuro del consumismo sfrenato che alimenta divisioni e accresce le disparità.
Come Amministrazione comunale, esprimiamo la nostra totale solidarietà alla vittima e ci uniamo alla richiesta di giustizia. Siamo già in contatto con le autorità competenti affinché venga fatta piena luce sull’accaduto e gli aggressori siano identificati e puniti: tolleranza zero per chi compie queste azioni disumane, legate a una subcultura che dobbiamo fare in modo di eradicare con tutte le nostre forze.
San Ferdinando non può e non deve essere teatro di atti che introducono odio e discordia nelle articolazioni della società. È necessario agire con determinazione per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori migranti, spesso relegati a situazioni di isolamento e precarietà che li espongono a sfruttamento e pericoli ma è altrettanto necessari o agire sul piano culturale: spesso i migranti vengono additati come la causa delle nostre frustrazioni e insoddisfazioni, dimenticando, più o meno consapevolmente, le vere cause del degrado e della arretratezza tra cui, in primis, la opprimente pervasività della criminalità organizzata.
E’ necessario impegnarsi per elevare la qualità del un dibattito pubblico che, spesso, semplifica e generalizza, si rivolge alla pancia e agli umori più viscerali del sentire comune, ostacolando di fatto ogni riflessione consapevole e approfondita.
Invitiamo le istituzioni a tutti i livelli a collaborare per porre fine a questa spirale di violenza e a implementare politiche efficaci per garantire sicurezza, integrazione e dignità per tutti i lavoratori. Come Amministrazione comunale rafforzeremo il dialogo con associazioni, sindacati e realtà del territorio per promuovere iniziative concrete a favore dell’inclusione e del rispetto reciproco e portiamo avanti con determinazione i progetti utili a superare definitivamente le condizioni di degrado e sfruttamento che affliggono da molti anni, ormai, San Ferdinando e la Piana di Gioia Tauro.
San Ferdinando è e deve rimanere una comunità di pace, lavoro e solidarietà. È nostro compito preservare questi valori e reagire con forza contro ogni tentativo di minarli e per fare questo confidiamo nella sensibilità, nella intelligenza e nella umanità delle persone dotate di buon senso e di spirito critico”.
Lo afferma in una nota il sindaco di San Ferdinando Gianluca Gaetano.