Diciannove condanne e un’assoluzione. Questo il verdetto della Corte d’Appello di Reggio Calabria, nell’ambito del processo “Sbarre”, dal nome dell’omonima operazione che aveva portato i carabinieri, coordinati dalla Dda della città, a smantellare due piazze di spaccio gestite da altrettante distinte organizzazioni nella zona sud di Reggio Calabria.
Rispetto alla sentenza di primo grado, si registra una assoluzione, quella di Demetrio Foti “per non aver commesso il fatto”, e riduzioni della pena per alcuni degli indagati:
Anas Amrani: pena rideterminata in 4 anni e quattro mesi e 20mila euro di multa;
Anour Azzaz: confermata la sentenza di primo grado a 20 anni
Viktoriya Balatsyr pena rideterminata in 4 mesi,
Giuseppe Chillino pena rideterminata in 18 anni,
Luigi Chillino confermati 20 anni,
Andrea Foti pena rideterminata in 17 anni e dieci mesi,
Gabriele Foti pena rideterminata in 19 anni,
Stefano Foti pena rideterminata 7 anni e sei mesi,
Antonino Frosinone pena rideterminata 5 anni e otto mesi,
Vincenzo Gallo pena rideterminata 8 anni e sei mesi,
Carmelo Gatto pena rideterminata 9 anni e due mesi,
Alessandro Larocca pena rideterminata 3 anni e quattro mesi,
Gianluca Mirisciotti pena rideterminata 8 anni,
Silvio Giuseppe Francesco Morabito pena rideterminata 2 anni e otto mesi,
Antonio Sarica 3 anni e quattro mesi (difeso dagli avvocati Ettore Aversano e Attilio Parrelli, ha ottenuto una riduzione di pena da 14 anni e 11 mesi)
Imaddin Sellak pena rideterminata 8 anni e dieci mesi,
Giuseppe Ursida Macrì pena rideterminata 6 mesi.
Sebastiano Repaci: pena rideterminata 1 anno e 1 mese
Andrea Pennica 2 anni e 8 mesi (difeso dagli avvocati Ettore Aversano e Nino Priolo, ha avuto una riduzione di pena da 7 anni e 11 mesi).