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Le ingerenze di Falcomatà sull’Università per “Dante Alighieri” di Reggio Calabria: riunione del Consiglio di Dipartimento dell’Università per Stranieri

Il giorno 20 novembre 2024 alle ore 13:00 si è riunito in via d’urgenza e in modalità telematica, a seguito di regolare convocazione del 19 novembre 2024, il Consiglio del Dipartimento di Scienze della Società e della Formazione d’Area Mediterranea dell’Università Dante Alighieri di Reggio Calabria.

La riunione è stata avviata con la verifica della regolarità della convocazione e del numero legale. In seguito, il Direttore ha comunicato il contesto critico che ha portato alla convocazione d’urgenza, evidenziando come l’Ateneo, nel suo operato recente, abbia sempre seguito le indicazioni del Ministero dell’Università e della Ricerca, mantenendo un dialogo costante con le istituzioni competenti.

Tuttavia, il focus dell’incontro si è spostato rapidamente sul secondo punto all’ordine del giorno: una mozione in difesa dell’integrità degli organi universitari, minacciata da quello che il Consiglio ha definito un “grave e inaudito tentativo di ingerenza esterna”.

La questione ruota attorno alla convocazione, da parte del Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, di un presunto Consiglio di Amministrazione parallelo dell’Ateneo. Secondo quanto emerso, questo organismo – composto, oltre che dal Sindaco, dal Presidente della Camera di Commercio Antonino Tramontana e da altri soggetti estranei alla governance ufficiale – è stato creato senza alcuna legittimazione o rispetto delle procedure statutarie.

La denuncia del Consiglio di Dipartimento è stata unanime: si tratta di un’operazione “di inaudita gravità” che calpesta i principi fondamentali dell’autonomia universitaria e della democrazia interna.

Durante un dibattito, tutti i membri del Consiglio – dai professori ai ricercatori, fino ai rappresentanti degli studenti – hanno espresso indignazione e rigettato qualsiasi tentativo di intromissione esterna nella governance dell’Università. I presenti hanno sottolineato la necessità di preservare l’autonomia costituzionalmente garantita dell’Ateneo, definendo l’azione del Sindaco e dei suoi sostenitori come un “atto di desolante irresponsabilità” e “totale mancanza di rispetto per le istituzioni”.

La mozione approvata dal Consiglio non si limita a una presa di posizione interna, ma invita docenti e studenti a discutere in aula della questione, per sensibilizzare sull’importanza di un’Università libera e indipendente, simbolo di dialogo e rispetto delle regole democratiche.

Nel comunicato finale, il Consiglio ha ribadito il suo impegno a collaborare esclusivamente con gli organi accademici legittimi, operando per il bene della comunità universitaria e degli studenti. È stato inoltre richiesto che i responsabili di tali atti siano chiamati a rispondere davanti alle autorità competenti.

La riunione, durata un’ora, si è conclusa con l’approvazione unanime del verbale e l’invito a dare massima diffusione alla movimento, per riaffermarne il sostegno alla legalità e all’autonomia universitaria.

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