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Rapporto fede – ragione, monsignor Staglianò incontra gli studenti del Polo Liceale di Locri

Entusiasmante giornata alla sede centrale del Polo Liceale di Locri “Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti”, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che ha visto le classi quinte dell’IIS “Oliveti – Panetta” e del Liceo Scientifico “Zaleuco” partecipare, nell’Aula Magna di quest’ultimo, alla conferenza di Monsignor Antonio Staglianò, Presidente della Pontificia Accademia di Teologia, Vescovo Di Noto e padre della “Pop –Theology”, sulla tematica del rapporto tra Fede – Ragione Un argomento da sempre annoso, che ha visto succedersi diversi dibattiti, senza, però, una reale soluzione della problematica. Mons. Staglianò, a 25 vanni dall’Enciclica “Fides ratio” di papa Francesco, scrive “Ripensare il pensiero. Letture sul rapporto tra Fede e Ragione”. Ridestare l’intera ragione è compito impellente per una riflessione filosofica credente, in grado di farsi carico dell’analisi antropologica dell’esperienza e capace di creare una maggiore omogeneità di pensiero nell’area ecclesiale, indispensabile per la stessa missione di evangelizzazione. Urge il recupero ad intra della razionalità della fede, nella consapevolezza critica che la fede non blocca le vie del pensiero, ma le apre, radicalizzando le domande, e con alcune sue risposte le porta alla loro vera profondità e drammaticità. Solo passando dal fenomeno al fondamento si potranno vincere le derive dell’individualismo, del pragmatismo, dell’utilitarismo, di una ragione incurvata su se stessa e non aperta alla totalità del reale. Da qui la questione della figura della ragione, importante per il dialogo tra pensanti. Le parole di Monsignor Staglianò hanno coinvolto i ragazzi presenti, che non hanno esitato a porre delle domande. Soprattutto i quesiti erano incentrati sul rischio di disumanizzazione della persona nell’uso spropositato dell’Intelligenza Artificiale. Monsignor Staglianò ha evidenziato che il rischio c’è e non è da poco. Un’Intelligenza Artificiale che punta al superamento dell’uomo è disumanizzante e raccapricciante, perché si rischia di appropriare all’IA intelligenza e generatività. Per evitare questo, ha continuato Monsignor Staglianò, bisogna considerare l’IA uno “strumento” che, sicuramente, può superare alcune problematiche e velocizzare tanti meccanismi utili nel sociale e nel campo medico, ma deve rimanere sempre in gestione all’essere umano, persona intelligente e generativa, e per generatività si intende far essere l’altro nella libertà dell’amore, non costruire l’algoritmo, che al posto nostro scrive poesie, romanzi o tesi di laurea. Utilizzarla in quest’ultimo modo significa ridurre l’essere umano ad una persona incapace di produrre concetti, perchè deve ricorrere ad un androide, che sostituisce il nucleo fondante dell’uomo: pensare, provare emozioni e relazionarsi. L’IA, se diventa un soggetto, che sostituisce l’uomo, ovviamente è disumanizzante fin dalla sua origine, perchè se le persone che costruiscono algoritmi già pensano, facendo quello, di sostituire l’essere umano, questo pensiero è disumanizzante. Così le parole di Monsignor Staglianò ai presenti: “Voi giovani, che percepite dentro di voi tanta sensualità, tanta sensibilità, tanto sentimento, quando riuscirete a vedere tutto questo come riflesso dell’Amore di Cristo, capirete come, veramente, vorrete essere. Entrate in voi stessi. Scoprite la bellezza della vostra umanità. Cercate di capire dove la vostra umanità splende: nella cura degli altri, nell’amore, negli affetti. Coltivate il cuore e così potrete accettare qualsiasi IA, anzi, così facendo, potrete creare anche voi nuovi androidi, perché avrete la forza di rimanere umani e considerare l’oggetto del progresso solo uno strumento, che voi gestirete per il benessere sociale”. Un incontro altamente formativo, che il Polo Liceale ha voluto fornire ai suoi allievi, nell’ottica di una formazione che possa aiutarli a riflettere e a raggiungere consapevolmente le proprie scelte future, come uomini e come professionisti. Al termine dell’incontro Monsignor Staglianò si è concesso volentieri alle interviste dei ragazzi del Giornale del Polo Liceale, e dei ragazzi di Radio Ivo dell’IIS “Oliveti – Panetta”. “Quando la riflessione teologica ha ceduto alla tentazione di razionalizzare la fede, è diventata una scienza arida, senza carne e senza cuore, incapace di trasmettere, insieme alle ragioni della fede, il brivido dell’incontro con Dio” (Dalla Prefazione di papa Francesco al libro “Ripensare il pensiero” di Monsignor Antonio Staglianò).

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