“Pochi possono dirsi: “Sono qui”. La gente si cerca nel passato e si vede nel futuro” - Georges Braque
HomeMondoLa Calabria al centro del mondo, si apre a Villa San Giovanni...

La Calabria al centro del mondo, si apre a Villa San Giovanni il G7 del Commercio. Tajani: “Presenteremo il progetto del Ponte sullo Stretto”

“Il governo italiano sostiene con forza l’impegno per il dialogo e la cooperazione con i partner globali. Chiudersi è la negazione del commercio globale. Più commercio globale vuol dire crescita, pace e sicurezza. Le parole d’ordine della Presidenza italiana del G7!”. 

 

Lo ha detto il vicepremier e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aprendo i lavori del G7 Commercio in un resort di Villa San Giovanni. 

 

“Per i prossimi giorni la Calabria, una bellissima regione al centro del Mediterraneo, sarà la vostra casa e il cuore dell’economia mondiale. Abbiamo calcolato che tutti insieme i membri G7 e i Paesi ospiti rappresentano il 54% del Pil mondiale e il 34% della popolazione mondiale. Più della metà del Pil e un terzo della popolazione mondiali. Saranno presenti Paesi partner da tutti i continenti: Brasile, Corea del Sud, Vietnam, Turchia, India. Questo G7 Commercio sono una sorta di stati generali del commercio mondiale”, ha aggiunto.

 

“PRESENTEREMO IL PROGETTO SUL PONTE SULLO STRETTO”. “Il commercio può diventare sempre di più uno strumento di dialogo globale” aveva detto il vicepremier, a margine dell’evento. Proprio dal G7, ha aggiunto “può partire un messaggio di pace e dialogo” dopo l’attentato a Trump. “Ci impegneremo sulla questione fondamentale della sostenibilità ambientale del commercio. Vogliamo rendere più sicuri i nostri sistemi economici”, affrontando le sfide globali emergenti come quella dell’intelligenza artificiale, settore in cui l’Ue “è all’avanguardia”. 

 

“Oggi al G7 Commercio presenteremo il progetto del Ponte: un modo per ribadire che incrementare il commercio è nel nostro interesse italiano e noi diplomatici siamo i primi ambasciatori della crescita italiana nel mondo”  ha detto il vicepremier Tajani, assicurando che “il governo è stabile e lavorerà per tutta la legislatura: è un esecutivo impegnato nella crescita che passa inevitabilmente dallo sviluppo dell’economia reale che può rilanciarsi solo con l’incremento del commercio internazionale, con l’apertura ai nuovi mercati”. 

 

Tajani sta ricevendo i colleghi del G7 prima dell’inizio della riunione del Commercio, a Villa San Giovanni. Oltre alla cerimonia di benvenuto e alla foto di famiglia, la prima giornata in Calabria prevede una visita al Porto di Gioia Tauro, primo in Italia per traffico merci e l’ottavo in Europa, dove Tajani presenterà ai colleghi anche l’iniziativa umanitaria Food for Gaza. Ci sarà poi un incontro tra i ministri del G7 ed i B7 (le comunità imprenditoriali) e una sessione allargata ai Paesi outreach. Chiuderà la giornata una visita al Museo Archeologico di Reggio Calabria, che ospita i Bronzi di Riace.

 

Al vertice del G7 Commercio in Calabria, anche India, Brasile e Turchia. Questi i partecipanti alla riunione che si apre oggi: per il Canada Mary Ng, ministro della Promozione all’Esportazione, del Commercio Internazionale e dello Sviluppo Economico; per la Francia Claire Cheremetinski, Vice Direttrice Generale della Direzione generale del Tesoro per la Germania Robert Habeck, Vice Cancelliere e Ministro Federale dell’Economia e della Sicurezza del Clima; per il Giappone, Yoko Kamikawa, Ministro degli Affari Esteri e Takeshi Ken Saito, Ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria; per il Regno Unito, Jonathan Reynolds, Segretario di Stato britannico per il Commercio e le Imprese; per gli Usa Mariá Pagán, Vice Rappresentante del Commercio e Capo Missione a Ginevra; per l’ Ue Valdis Dombrovskis, Vice-Presidente Esecutivo della Commissione europea e Commissario europeo per il Commercio; per la Corea del Sud, Keonki Roh, Vice Ministro della negoziazione commerciale; per il Brasile Márcio Elias Rosa, Segretario esecutivo del Ministero dello Sviluppo, dell’Industria, del Commercio e dei Servizi, per il Vietnam Nguyễn Hồng Diên, Ministro dell’Industria e del Commercio, per l’India Piyush Goyal Ministro del Commercio e dell’Industria, per la Nuova Zelanda Todd McClay, Ministro per il Commercio e per l’Agricoltura; per laTurchia Ömer Bolat Ministro del Commercio, per il Kenya Alfred Ombudo K’Ombudo Vice Ministro del Commercio, per l’Ocse il segretario generale Mathias Cormann, per il Wto la direttrice generale Ngozi Okonjo-Iweala, per il Cile Sofia Boza Martinez, Rappresentante Permanente del Cile presso Wto.

 

IL MINISTRO TEDESCO HABECK: “VON DER LEYEN SARA’ ANCORA PRESIDENTE. UE DEVE AGIRE COME BLOCCO STABILE”. “Siamo stati rapidi a trovare di nuovo unità, non ne ero così sicuro prima delle elezioni Ue, la formazione della nuova commissione Ue sta procedendo, spero che questa settimana o la prossima ci siano progressi. L’Ue ha bisogno di agire come un blocco stabile nel mondo”. Lo ha detto il ministro dell’Economia tedesco Habeck rispondendo ad una domanda a margine del G7 Commercio a Villa San Giovanni. “Sono piuttosto sicuro che Ursula von der Leyen sarà confermata presidente”, ha poi aggiunto.

 

“I Paesi del G7 sono stati fondati sull’idea del libero scambio e della parità di condizioni, mentre il mondo, così com’è, si sta sviluppando nella direzione opposta. Vediamo regole e tariffe a basso contenuto e frontiere chiuse per il commercio e le merci quasi ovunque nel mondo, e dall’altra parte vediamo una sovraccapacità e una sovrapproduzione, una produzione sovvenzionata che sta sconvolgendo i mercati e sta davvero minacciando e distruggendo le industrie. Quindi oggi c’è molto da discutere, in termini di regole, del ruolo del Wto e della connessione tra il G7 e i Paesi outreach” ha aggiunto Habeck parlando con i giornalisti a Villa San Giovanni. “Il commercio e gli ostacoli posti al libero mercato stanno diventando geopoliticamente importanti, i rapporti Usa-Cina, così come quelli fra Europa e Cina sono al centro del dibattito politico globale”, ha sottolineato Habeck. Rispetto alla riforma del Wto, “serve una sorta di piattaforma in cui le controversie possano essere risolte e i problemi che abbiamo nel mondo possano essere risolti su una base più ampia e comune”. 

Articoli Correlati