L’ANCADIC tramite il referente unico Vincenzo Crea ha chiesto all’Amministrazione comunale, alla Città Metropolitana di Reggio Calabria e alla locale polizia municipale un urgente intervento per “rimuovere una situazione di pericolo, ormai da molto tempo esistente in via Sbarre Superiori”.
“Il punto di riferimento è il civico 74 in direzione est nel senso di marcia. Tale situazione – si legge in un comunicato stampa – è determinata da un vecchio fabbricato, verosimilmente – almeno così appare agli occhi del comune cittadino – in stato di completo abbandono, pericolosamente instabile e pronto a cadere. Si rende quindi necessario e urgente dapprima inibire con misure idonee la circolazione veicolare e ciclopedonale.
Tale ultima circostanza, in realtà, sembra che sia stata già oggetto di attenzione/intervento da parte della locale Polizia Municipale, giacché è evidente l’apposizione di un nastro segnaletico di colore bianco/rosso e di una rete di cantiere peraltro più volte posizionati e poi sistematicamente rimossi.
Malgrado il pericolo minacciato da questo fabbricato pericolante, gli interventi tesi ad evitare il crollo ancora non sono stati messi in atto sebbene sia trascorso un notevole lasso di tempo.
La necessaria chiusura di questo tratto della via Sbarre Superiori, qualora attuata in via definitiva con sistemi e/o strumenti difficilmente amovibili, essendo un’arteria ad alta densità di traffico, provocherebbe, come in effetti è evidente nelle ore di punta, una totale paralisi del traffico che rende, e renderebbe impossibile, in caso di necessità e urgenza, ogni intervento di qualsiasi specie, sanitario, di pubblica sicurezza, dei mezzi pubblici di soccorso o di qualsiasi altro pronto intervento.
Quindi è necessario intervenire con le modalità della somma urgenza non solo per quanto appena detto, ma anche per motivi di igiene e sanità pubblica attese le problematiche igienico sanitarie che vengono di seguito indicate.
Infatti, lungo questo tratto viario, ai lati di un fabbricato al civico 94, sono state realizzate, tra le abitazioni, due discariche abusive di rifiuti di diversa tipologia i cui siti sono divenuti habitat ideale per la proliferazione di insetti, gatti, ratti veicolo di diffusione di malattie infettive, e di altri animali. Inoltre, la copertura di alcuni vetusti fabbricati è costituita da lastre di cemento amianto vecchio tipo, eternit, in gran parte ricoperti da vegetazione spontanea. Da qui il potenziale pericolo per la salute pubblica”.