«Per quanto tempo ancora dovremo sopportare che l’atteggiamento distruttivo di pochi balordi possa mandare in fumo gli innumerevoli sacrifici sopportati dalla collettività per risollevare le sorti di Reggio Calabria?». Così i consiglieri comunali di Italia Viva dopo l’incendio del manto sintetico del campo sportivo di Catona, distrutto nei giorni scorsi ad opera di ignoti.
«Il vile atto perpetrato ai danni di una struttura destinata alle realtà sportive di quartiere di Reggio Calabria – proseguono i consiglieri di Italia Viva – non ha soltanto prodotto un serio danno di natura economica, ma ha soprattutto arrecato una ferita profonda ai sogni di normalità di un territorio che l’Amministrazione comunale ha deciso di valorizzare al meglio, passando proprio dall’importanza dello sport. Sappiamo quanto alta sia la cifra sociale restituita da una attività sportiva caratterizzata da valori sani. Consegnare alle associazioni, e dunque alla collettività, una struttura funzionale e all’avanguardia significa aprire spazi di socializzazione e crescita, sottraendoli al degrado ed all’emarginazione».
Secondo i rappresentanti in Consiglio di Iv, «la società civile è chiamata ad una presa di coscienza definitiva che si tramuti in azioni concrete a difesa dei beni comuni. Non ci si può più voltare dall’altra parte o pensare che qualcosa che riguardi la collettività sia un affare solo degli amministratori. Una seria rivoluzione sociale passa anche dalla comprensione di questo messaggio: chi danneggia un bene pubblico arreca una offesa anche al singolo cittadino che viene privato del diritto ad usufruirne».
Gli autori di un atto così deplorevole, a giudizio dei consiglieri, «hanno dimostrato non solo di avere una preoccupante attitudine criminale, ma anche una inqualificabile inciviltà. Quale obiettivo si voleva raggiungere mandando in fumo i sogni di centinaia di ragazzi? Si voleva forse colpire l’Amministrazione comunale “colpevole” di aver creduto e dato seguito ad un progetto di riqualificazione di una struttura periferica strategica? Se questo era l’obiettivo, allora è miseramente fallito. Non solo per le tantissime reazioni della gente comune, ma anche perché è forse servito a far comprendere come la misura sia ormai colma».
L’attenzione dei rappresentanti di Italia Viva, però, si concentra soprattutto sulla cittadinanza: «Abbiamo detto che la misura è ormai colma, ed è così. Per questo affermiamo con chiarezza che saremo al fianco del sindaco Falcomatà per tutte le iniziative utili ad una pronta ripartenza dei lavori al campo sportivo di Catona. Ma intendiamo rimarcare come questo non possa bastare. Occorre un agire concreto anche dei nostri concittadini, delle associazioni, dei movimenti. Tutti devono sentirsi vittime di questo vile danneggiamento. Tutti devono rimboccarsi le maniche e abbandonare le postazioni comode per far sentire la propria voce. Lo urliamo con la consueta franchezza che ci contraddistingue: avranno potuto anche rallentare i tempi dei lavori al campo sportivo, ma hanno perso la battaglia più importante, quella morale. Tocca alla parte sana della città, che è larghissima maggioranza, trasformare questo evento negativo in una molla definitiva di riscatto. Lo dobbiamo a noi, ma soprattutto ai nostri figli».