Si è svolta sabato 23 marzo scorso, a Reggio Calabria, la prima tappa della direzione regionale itinerante di Italia del Meridione, con la presenza del leader Orlandino Greco, del Segretario regionale Emilio De Bartolo, di Santino Gagliardi, del Segretario Provinciale di Catanzaro Emanuele Salatino e la direzione provinciale di Reggio Calabria con il Segretario Provinciale Pietro Sergi, la coordinatrice dell’area Jonica Adriana Crea, il coordinatore dell’area Tirrenica Carmelo Arfuso, l’Avvocato Giancarlo Liberati per Reggio città ed altri Dirigenti e responsabili di dipartimenti di IdM oltre che alcuni invitati. Queste riunioni itineranti della Direzione Regionale, servono a fare il punto della situazione di crescita e di monitoraggio e supporto dell’organizzazione del Partito nelle province, per cominciare. Il dibattito è stato di altissimo livello ed è stato quasi interamente imperniato sui problemi che attanagliano il territorio della provincia Reggina, dalla Sanità alle infrastrutture, dal problema occupazionale al turismo e la mobilità, dall’imprenditoria giovanile allo spopolamento dei nostri bellissimi borghi. Problemi che, alla fine, si intrecciano tutti quanti tra di loro. Il dibattito ha visto tutti i partecipanti uscire dall’incontro pianamente soddisfatti e convinti che questa modalità di incontri itineranti, incentrati sui problemi reali dei vari territori, discussi in loco, sia un’ottima iniziativa che testimonia la crescita organizzativa del nuovo corso intrapreso da IdM a Reggio Calabria e non solo.
Tante le battaglie inserite nel programma di IdM Reggio Calabria e provincia, dalla questione degli ospedali di Locri, Polistena e Palmi, lo sblocco, dopo i necessari interventi organizzativi e di sistema generale – già in atto – del turnover in Calabria Verde. Sblocco che avrebbe un triplice impatto: occupazionale, ambientale ed economico attraverso l’opera di prevenzione sul fenomeno sempre più frequente del dissesto idrogeologico dovuto ai cambiamenti climatici. Prevenzione che farebbe risparmiare milioni di euro di risorse pubbliche.
La trasversale, ormai necessaria, che collegherebbe le due sponde da Bovalino a Bagnara, realizzata come intervento collegato alla valorizzazione del territorio intorno all’opera principale del ponte sullo stretto. Le politiche sociali, con il comparto che propone idee ed iniziative varie, per chiudere con i problemi che spesso bloccano o rendono alquanto difficile la vita all’imprenditoria giovanile, non ultima la burocrazia.