La riunione, che si è tenuta alla presenza del Prefetto Clara Vaccaro, del Deputato Francesco Cannizzaro, del Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, del Procuratore Generale presso la Corte di Appello Gerardo Dominijanni e dei rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine, è stata l’occasione per focalizzare un percorso di rigenerazione per il quartiere di Arghillà, periferia nord di Reggio Calabria, oggetto in questi anni di diverse attività da parte dell’Amministrazione comunale e delle altre istituzioni territoriali, sul quale persistono situazioni di difficoltà legate all’abusivismo, all’abbandono illecito di rifiuti ed altre problematiche di natura sociale ed economica.
Nel corso dell’incontro il sindaco ha consegnato un ampio dossier sulle attività svolte dagli Enti territoriali sul quartiere, illustrando le criticità ad oggi ancora presenti e le attività di programmazione già messe in campo dall’Amministrazione comunale. “Arghillà è certamente il quartiere paesaggisticamente più bello della Città, un vero e proprio balcone sullo Stretto – ha affermato il sindaco nel corso della sua relazione al tavolo – purtroppo le scelte sbagliate compiute in passato, hanno di fatto prodotto la riproposizione di un ghetto trasferito dalla zona sud ad un quartiere che nasceva con ambizioni ben diverse e che merita di recuperare la sua vocazione residenziale”.
“In questi anni – ha aggiunto il primo cittadino – abbiamo messo in campo una lunga serie di progettualità che puntano ad offrire servizi e luoghi di aggregazione, sociale, culturale, sportiva, ma anche servizi come poli sanitari e presìdi di sicurezza, ad un complesso urbano composto dalla stragrande maggioranza di cittadini onesti e laboriosi. Purtroppo esiste una piaga di illegalità, che si esprime nelle occupazioni abusive ed in altre pratiche criminali, che rischia di vanificare questi investimenti, rendendoli inefficaci ed isolando la comunità di Arghillà dal percorso di crescita degli altri quartieri. E’ chiaro quindi – ha affermato ancora il sindaco – che serve un approccio integrato e multisettoriale, che metta insieme tutti gli Enti che hanno competenza su quel territorio, sia sul piano della repressione che per ciò che riguarda gli aspetti sociali legati allo sviluppo ed ai servizi. La nostra idea è quella di procedere ad una delocalizzazione graduale delle famiglie che occupano abusivamente gli alloggi, per generare un processo di integrazione e smantellare il ghetto che si è creato in questi anni, migliorando i servizi e restituendo al quartiere le condizioni di decoro e di sicurezza che la comunità merita”.
“Sono situazioni che certamente esistono in tutte le grandi città italiane – ha aggiunto il sindaco – nelle aree metropolitane del sud ma non solo. Ringrazio quindi il Presidente della Commissione Battilocchio ed il Deputato Cannizzaro per aver scelto di focalizzare il lavoro della Commissione su questo quartiere. Ci attendiamo che possa esserci un supporto dall’intera Commissione a queste attività che sono in campo. Oggi più che mai è necessario che le istituzioni remino dalla stessa parte affinchè si possano produrre risultati concreti in termini di decoro urbano, di servizi, e di percorsi di riscatto sociale. Accoglieremo il lavoro della Commissione, nella convinzione che possa risultare utile ai percorsi avviati, naturalmente auspicando un coinvolgimento della comunità dei residenti che punti a valorizzare le esperienze positive già presenti, che vanno ulteriormente alimentate e supportate”.