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Intervento della Guardia-Costiera di Gioia Tauro contro la pesca illegale presso la Riserva Naturale della Foce del fiume Mesima

Un altro intervento nel contrasto al fenomeno della pesca abusiva sotto costa è stato effettuato dai militari della Guardia Costiera di Gioia Tauro nella giornata di sabato, grazie ad una segnalazione telefonica arrivata alla sala operativa da parte della Direzione della Riserva Naturale della Foce del fiume Mesima.

Ricevuta la segnalazione, la Capitaneria di Porto ha inviato la dipendente motovedetta CP 827 verso la foce del fiume Mesima. Giunta sul luogo indicato e precisamente in prossimità del litorale di S. Ferdinando, l’equipaggio dell’unità ha scorto un piccolo natante a motore intento a navigare sotto costa a velocità sostenuta. Il conducente del mezzo, accortosi della presenza della Guardia Costiera, rapidamente si è diretto verso il litorale dove, frettolosamente, ha recuperato il piccolo natante con l’intento di sottrarsi al controllo.

Tuttavia i militari operanti sono riusciti ad accertare e a documentare che lo stesso, successivamente all’alaggio del mezzo, provvedeva allo sbarco di un attrezzo da pesca, del tipo rete da posta.

Poco dopo, una pattuglia da terra in forza al Comando della Capitaneria di porto di Gioia Tauro, nel frattempo inviata sui luoghi, ha provveduto ad identificare il conduttore del natante.

Sono così scattate le dovute verifiche, conclusesi nel porto di Gioia Tauro, dove il responsabile è stato sanzionato e la rete è stata sequestrata prevenendo così un tentativo di pesca illegale di novellame di sarda in un’area di mare, quella appunto prospiciente la foce del Fiume Mesima, per la quale, proprio venerdì scorso in occasione della presentazione della Riserva Naturale da parte del WWF di Vibo Valentia, il Capitano di Fregata Martino Rendina, Comandante della Capitaneria di porto di Gioia Tauro ha posto l’accento sull’importanza, sotto il profilo della deterrenza, del ruolo dell’Ente gestore e del coinvolgimento attivo della collettività, anche nella segnalazione alla Guardia Costiera di ogni forma di aggressione al delicato habitat che caratterizza l’area in modo da proteggere l’ecosistema marino e quello costiero dell’intera area.

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