“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Relazioni sempre più salde, in ambito penitenziario, tra Reggio e Roma. Il garante Russo nella Capitale per le celebrazioni nazionali della Polizia penitenziaria

«La Polizia penitenziaria è quel corpo dello Stato più nascosto ed esposto per le importanti criticità che affronta nel quotidiano. È per questa ragione che diventa necessario, ogni giorno di più, far sentire una sincera vicinanza istituzionale». È quanto afferma l’avvocato Giovanna Russo, garante per i diritti delle persone private della libertà del Comune di Reggio Calabria, a margine delle celebrazioni per il 207esimo anniversario della fondazione del Corpo della Polizia penitenziaria. Un evento tenutosi in piazza del Popolo a Roma, alla presenza delle massime autorità del comparto Giustizia, ed a cui il garante reggino ha preso parte su invito del Capo del Dipartimento, il presidente Giovanni Russo. Un momento di particolare interesse nazionale, volto a celebrare e riconoscere il valore della Polizia penitenziaria.

Sono molteplici le iniziative avviate nel territorio reggino dall’ufficio del garante in sinergia con la PolPen, con visioni e risultati pienamente condivisi. A giudizio dell’avvocato Russo «è imprescindibile un bilanciamento tra la primaria esigenza di ordine e sicurezza negli istituti e la correlata funzione rieducativa della pena. Non può esistere un reale trattamento se lo stesso non si svolge in condizioni dignitose. Esse devono esserlo tanto per i detenuti quanto per la parte dello Stato a cui gli stessi sono affidati per legge: la Polizia penitenziaria».

A Reggio Calabria, l’azione incessante dell’ufficio del garante ha prodotto l’apertura di tavoli di confronto che mirano, ormai da tempo, alla creazione di un nuovo modello di welfare penitenziario, con l’obiettivo di creare quella “casa di vetro” molto cara all’avvocato Russo. «La Polizia Penitenziaria – ha rimarcato il garante reggino – concorre, in maniera encomiabile, alla preziosa tutela della convivenza civile del nostro Paese. Opera oggettivamente in condizioni difficili, in un contesto di importanti criticità del sistema carcerario, ma lo fa con grande abnegazione e spirito di servizio al fine di garantire sempre condizioni di sicurezza e rispetto della vita dei detenuti, in attuazione del principio costituzionale della funzione della pena».

L’avvocato Russo, nel corso del suo impegno romano, non ha mancato di ricordare i passi che Reggio Calabria sta compiendo grazie al lavoro d’insieme tra istituzioni locali e autorità centrali: «Il 207esimo anniversario di costituzione della Polizia Penitenziaria – ha concluso il garante – possa rappresentare per Reggio Calabria la testimonianza che tutti insieme, nessuno escluso, siamo chiamati a concorrere a diffondere la speranza di cui siamo garanti e testimoni in un’ottica di garanzia dei diritti umani».

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