I carabinieri hanno sequestrato a Reggio Calabria 11 alloggi di edilizia popolare nell’ambito dell’indagine che ha portato all’arresto di nove persone accusate di avere fatto parte di un’organizzazione criminale che avrebbe gestito l’assegnazione illecita di case di proprietà dell’Aterp e del Comune. I militari hanno anche eseguito venti perquisizioni nelle abitazioni di altrettanti indagati.
Tra le persone coinvolte nell’inchiesta ci sono, ma soltanto come indagati, un dipendente comunale, Antonio Nucera, di 55 anni, ed un vigile urbano, Francesco Romolo, di 58. Al boss della ‘ndrangheta Carmelo Murina l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere perché é già detenuto per scontare una condanna definitiva per associazione per delinquere di tipo mafioso.
Con riferimento alla posizione di Nucera, questi individuava gli immobili popolari del comune di Reggio Calabria, li segnalava ad uno dei promotori del sodalizio e ne cedeva le chiavi dietro versamento di denaro, nonche’ si adoperava nella procedura amministrativa di regolarizzazione, predisponendo anche la falsa documentazione attestante la residenza dei futuri acquirenti ed interloquendo con altri soggetti interni all’amministrazione per incidere illecitamente sul procedimento di assegnazione. Nel corso del procedimento penale emergevano anche elementi indiziari nei confronti di un appartenente alla Polizia Municipale del comune di Reggio Calabria, non destinatario di misura cautelare che, secondo le indagini, in cambio di danaro, avrebbe falsificato le documentazioni per agevolare le richieste di uno dei capi dell’associazione.