“Abbiamo appreso dagli organi di stampa che è stata convocata una Conferenza dei Servizi, nella quale i comuni interessati, saranno chiamati ad esprimersi sulla proposta relativa alla prima fase dei lavori, necessari per rendere nuovamente fruibile il porto di Saline Joniche. La notizia relativa all’inizio dei lavori, non può che incontrare il favore degli industriali reggini, tuttavia, esprimiamo forti dubbi, sull’efficacia degli interventi proposti per l’apertura dell’imboccatura del porto. La profondità e l’ampiezza del dragaggio previsto in questa prima fase, – prosegue la nota di Confindustria Reggio – sono del tutto inadeguate, alla ripresa delle funzioni polivalenti, incluse quelle commerciali, cui il porto è da sempre destinato.
Un adeguato dimensionamento degli interventi di dragaggio, raddoppiandone la profondità e l’ampiezza, di facile realizzazione, non presentando, alcuna criticità di natura tecnica, permetterebbe fin da subito, un utilizzo virtuoso dello scalo jonico.
Qualunque intervento, che non rendesse il porto di Saline Joniche adatto ad un utilizzo anche commerciale, sarebbe un fallimento per le amministrazioni coinvolte, ma soprattutto, per qualsivoglia tentativo di sviluppo del nostro territorio, oltre che uno spreco di risorse pubbliche dal modesto ritorno economico.
Chiediamo – conclude la nota – che l’intervento sia adeguatamente dimensionato, per poter rendere il porto di Saline Joniche, idoneo all’utilizzo da parte delle navi fin dal primo intervento, senza dover aspettare eventuali successive programmazioni”.
Così in una nota di Confindustria Reggio Calabria.