Il Tribunale collegiale di Reggio Calabria, lo scorso 29 novembre 2023, ha assolto Autolitano Francesco, Autolitano Saverio (cl.79), Autolitano Antonino (cl. 80), Autolitano Antonino (cl.74) ed Autolitano Antonio dall’accusa di intestazione fittizia ascritta loro nell’ambito del troncone ordinario del procedimento penale c.d. “Araba Fenice”, disponendo, per l’effetto, la restituzione agli stessi dell’azienda “Italsavia s.n.c.”
Ai predetti si contestava la violazione delle disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione ed in particolare una presunta intestazione fittizia in loro favore, oggi esclusa, delle quote della suddetta società.
Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, gli avvocati Antonino Delfino e Pier Paolo Emanuele hanno dimostrato che, nella vita dell’azienda, dalla sua nascita fino agli eventi costituenti oggetto del procedimento anzidetto, non sono mai intervenuti trasferimenti fraudolenti o, peggio ancora, elusivi della normativa in materia di misure di prevenzione.
Ed invero, la Corte d’Appello di Reggio Calabria – Sez. misure di prevenzione- nel 2002 aveva già restituito le quote allora sequestrate agli Autolitano. Un pronunciamento, questo, evidentemente già dimostrativo dell’origine non illecita del relativo patrimonio e adesso della consequenziale mancanza di una finalità elusiva, o anche solo di un mero “timore”, con riferimento a questo trasferimento di quote del 2005 che veniva oggi contestato e che, a questo punto, deve ritenersi a tutti gli effetti un’operazione societaria infra-familiare.
Pertanto, l’operato dei due difensori ha consentito di porre in evidenza la liceità dell’operazione commerciale anzidetta, in quanto finalizzata, del tutto legittimamente, a redistribuire l’azienda all’interno della compagine familiare di Autolitano Saverio.
In attesa della motivazione, il positivo esito giudiziario della presente vicenda conferma comunque la effettiva titolarità della società in capo ai suoi legittimi proprietari, ai quali l’impresa è stata di conseguenza restituita.