“Le notizie che arrivano dalla Commissione Europea sul porto di Gioia Tauro non sono positive ma lasciano un margine di intervento sul quale, insieme al nostro europarlamentare Denis Nesci, lavoreremo, sperando che dopo giugno nasca un’altra Europa”.
Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi.
“Le prescrizioni della Commissione – dice Antoniozzi – sono un lascito del lodo Timmermans che ha prodotto guasti all’Europa e che ha imposto una visione che non c’entra nulla con la difesa e la tutela dell’ambiente.
L’on Nesci ha attivato tutto il gruppo ECR affinché si arrivi almeno a una definizione compromissoria che non intacchi la centralità di Gioia Tauro, che è il porto più importante del Mediterraneo e che è strategico anche in funzione di politiche e di scambi che supportino i tentativi di pace nell’area.
Anche questa vicenda dimostra come sia necessario avere un’altra Europa – prosegue Antoniozzi – lontana dai furori di un burocraticismo che non guarda alle necessità di regioni come la Calabria che sono un investimento per tutto il continente”.