Confermata l’assoluzione dalla pesante accusa di associazione mafiosa per non avere commesso il fatto per MICHELE MOLE’,56 anni, autotrasportatore di Gioia Tauro.
Accogliendo la richiesta del suo difensore, avv. Domenico Alvaro, la Corte di Appello di Reggio Calabria, ha rigettato l’appello che la Procura Distrettuale aveva inteposto avverso la sentenza del Tribunale di Palmi che, decidendo in primo grado, il processo PROVVIDENZA, contro le cosche mafiose insediate sul territorio di Gioia Tauro, aveva assolto e scarcerato, dopo quattro anni di restrizione in carcere, il Molè, al quale, si contestava di avere avuto un ruolo di rilievo nella pacificazione dei Piromalli con i Molè, dopo gli screzi successivi all’omicidio di Rocco Molè avvenuto il primo febbraio del 2008. Accusa per la quale il P.M. aveva chiesto 20 anni di reclusione.
E’ quanto si legge in una nota dello stesso legale, Domenico Alvaro.