Riapre il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”. Dopo un’interruzione delle attività dovute un’anomalia al sistema di erogazione dell’energia elettrica da parte dell’impresa Enel, uno dei poli attrattivi culturali più importanti e prestigiosi della Città Metropolitana è di nuovo pronto ad accogliere visitatori e cittadini interessati a conoscere i tesori custoditi nell’ex brefotrofio di via Cuzzocrea.
Al suo interno, infatti, trovano collocazione centinaia di opere confiscate alla criminalità organizzata, tra cui capolavori di grandi pittori del XX secolo come De Chirico, Dalì, Campigli, Carrà, Ligabue, Cascella, Fontana, ma anche tele del ‘600 e una bellissima mappa sismica realizzata nel 1784. Come non citare, poi, gli spazi riservati alle giovani promesse, una biblioteca con testi datati tra il XVIII e XIX secolo e provenienti dalla collezione privata del senatore Guglielmo Calarco che ha donato anche le tele di artisti come Bava, Fabon, Marino e altri.
La Pinacoteca del Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” ospita reperti di epoca greco-romana provenienti da collezioni private e donate dal Piccolo Museo San Paolo.