“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
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Salma a bordo della nave Dattilo, il padre del bambino: “Voglio vedere il corpo di mio figlio morto in mare”

“Ho perso mia moglie durante la traversata nel deserto e un bimbo in mare. Se trovate un bimbo annegato è mio figlio”. Lo ha raccontato Jamid Sahid Mansarè di 34 anni, uomo della Sierra Leone, ai sanitari del 118 e ai mediatori culturali. L’uomo è stato salvato in mare insieme al figlio. Ha rischiato di annegare e adesso si trova ancora in condizioni serie all’ospedale Civico di Palermo. “Siamo partiti in cinque. Io mia moglie e tre figli, due ragazzi e una ragazza. Adesso siamo rimasti noi tre – ha raccontato in inglese il migrante ai soccorritori – E’ stato terribile. Un viaggio disumano. Sono riuscito a salvare mio figlia e mia figlia. Purtroppo il più piccolo è morto annegato. Vi prego se trovate la salma fatemelo sapere. Voglio rivedere mio figlio”. Il naufragio è avvenuto al largo di Lampedusa e il cadavere di un bimbo di quattro anni è stato recuperato e portato a bordo della nave Dattilo e accompagnato a Reggio Calabria.

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