“Le associazioni della Consulta Assetto del Territorio intendono richiamare l’attenzione dell’amministrazione comunale e dei reggini sull’attuale condizione della collina di Pentimele.
E’ noto che la collina dovrebbe costituire un’eccellenza nel contesto urbano di Reggio, infatti è il più importante punto panoramico sulla città, e non solo. Da lassù si aprono vedute mozzafiato che permettono di gettare lo sguardo ben oltre il centro cittadino fino all’Etna, sullo Stretto e perfino sulle Eolie… la collina solo per questo dovrebbe essere una meta costante dei reggini, e di turisti ed escursionisti in cerca di emozioni forti, uniche… Ma riserva anche altre sorprese. Basti pensare ai due maestosi e ben conservati fortini edificati intorno al 1896, acquistati dal comune nel 2005 e quindi restaurati. E poi la lussureggiante vegetazione erbacea ed arbustiva che le è valsa il riconoscimento come SIC (Sito di interesse comunitario) per la presenza di specie rare quali la Tricholaena teneriffae, elemento saharo-arabico legato ai substrati sabbiosi, e la Wahlembergia nutabunda, specie a distribuzione-mediterraneo occidentale, nota in Italia solo per questo sito.
La collina, in buona parte inutilmente vincolata paesaggisticamente (ne è testimonianza la devastazione urbanistica operata negli anni), avrebbe però le carte in regola per diventare il Parco Urbano più tipico e accogliente della città, e in tal senso è stata oggetto in passato di proposte e progetti.
La collina sarebbe raggiungibile in auto in soli quindici minuti dal centro cittadino, invece attualmente per scalarla bisogna percorrere via Lupardini, una strada/pista completamente dissestata che rende davvero ardua l’impresa. Non solo. Lungo il tragitto sono presenti pericolosi franamenti della carreggiata e insistono vere e proprie discariche di rifiuti di ogni genere. Uno spettacolo desolante. Per non parlare degli incendi che annualmente devastano il patrimonio arboreo naturale (specie della macchia mediterranea) e proveniente da rimboschimento (pini domestici e d’Aleppo). Incendi che purtroppo rischiano di cancellare anche le rarità botaniche oggetto di tutela Comunitaria.
Un altro problema annoso è costituito dagli interminabili lavori per la costruzione di una stele in marmo e di una statua bronzea in ricordo del passaggio in città di San Paolo. L’opera, una volta terminata, sarebbe un’altra efficace attrattiva turistica e culturale della città.
Per quanto illustrato, la consulta chiederà al Presidente della III commissione comunale la convocazione di una riunione urgente per sollecitare tutte le iniziative possibili perché la collina sia fruibile attraverso una strada almeno percorribile, sia maggiormente valorizzata dall’amministrazione, e perché vengano fornite delucidazioni sullo stato dei lavori in corso. La città sarà informata tempestivamente delle risultanze della riunione”. Lo afferma in una nota Gerardo Pontecorvo, Presidente della Consulta comunale Assetto del Territorio.